di Isabella Bufacchi
La fortezza che custodisce il risparmio postale, la Cassa depositi e prestiti, da ieri opera anche come holding perché può «assumere partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale». Direttamente o indirettamente, tramite veicoli societari o fondi di investimento, anche con risparmio postale. Così recita la modifica allo statuto approvata all’unanimità dall’assemblea straordinaria degli azionisti, convocata in gran fretta per recepire il decreto legge entrato in vigore nei giorni scorsi e ispirato a voglie anti-scalata sulla vicenda Parmalat-Lactalis.
leggi il resto ›