da Peccati Capitali
Era un genio chi coniò l’espressione “gabbie salariali”: ha una tale valenza negativa che da allora è impossibile riproporle. Nessuno, tra l’altro, se lo sogna, almeno com’erano prima della loro abolizione nel 1968, cioè con salari predeterminati dal centro su base regionale. Nel settore privato, la differenziazione territoriale dovrebbe essere il risultato di una contrattazione aziendale, che lega il salario alla produttività. In realtà le cose sono meno semplici: la CGIL non ci sta, i salari d’ingresso sono comunque uguali a quelli del nord, il modello applicato alla realtà delle aziende meridionali produce una crescita dei salari molto appiattita.
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