→ dicembre 30, 1998
Fondazioni Bancarie.
Gradualismo o Tempestività nelle dismissioni?
Proposte per il legislatore.
Associazione borsisti Marco Fanno, N. 5, 1998
Interventi di Mauro Agostini, Franco Debenedetti, Mario Draghi, Gianfranco Imperatori, Marcello Messori, Roberto Pinza, Pasquale I. Scandizzo.
Mi ha colpito il fatto che, nel giro di pochi giorni, il tema, — annoso ed assai frequentato, ma sempre attuale con la sua irrisolta incombenza — di quella specie di condanna per cui sono così poche le imprese italiane che da piccole diventano grandi, abbia ricevuto attenzioni sia pure provenienti da parti così diverse tra loro per collocazione politica e per ruoli istituzionali.
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→ dicembre 18, 1998
Il travagliato iter della legge sulle fondazioni bancarie si é finalmente concluso: per evitare un altro passaggio al Senato, ed il conseguente ritardo, la Camera ha approvato la legge che dà al Governo i criteri per predisporre i decreti delegati, accompagnandola con due ordini del giorno “pesanti”, assistiti da una garanzia altrettanto pesante, quella personale del Ministro Ciampi. L’esito un po’ contorto richiede di far il punto su che cosa ne é divenuto degli aspetti fondamentali della legge: dismissione delle banche; impiego dei proventi delle dismissioni; nomine e statuti.
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→ dicembre 15, 1998
L’undici dicembre l’Antitrust ha reso noto il suo parere in merito alla legge sulle fondazioni bancarie. Ieri il testo è arrivato in Aula a Montecitorio. Ma già il 12 le agenzie hanno battuto una dichiarazione del Presidente della Camera, Luciano Violante, in cui egli puntava il dito contro la “autoreferenzialità” della Autorità, metteva in dubbio la democraticità di poteri che esprimono regole ma, non essendo direttamente eletti, non sono “punto di incontro della responsabilità politica nei confronti dei cittadini”.
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→ dicembre 7, 1998
La legge sulle fondazioni bancarie, che in settimana sarà nuovamente discussa dalla Camera, tocca due argomenti. Uno riguarda le fondazioni: che nuova missione affidargli? La legge é efficace ad ottenere che le fondazioni si riorientino a questa nuova missione? L’altro riguarda le banche: quale conseguenze ha la legge sui loro assetti proprietari? quale sull’efficienza del sistema economico?
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→ novembre 14, 1998
Al Direttore.
Come fare uscire le fondazioni dalle banche, per fare che cosa, come investire i proventi delle dismissioni; questi i tre temi da affrontare con la legge sulle fondazioni bancarie. Ecco come il Senato li ha risolti.
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→ novembre 12, 1998
Dare soldi dello stato perché soggetti pubblici possano diventare soci di aziende private: questo il risultato della legge sulle fondazioni bancarie oggi approvata dal Senato. Si concedono sgravi fiscali alle fondazioni che dismetteranno – parte – delle loro banche e si consente che il ricavato possa venire impiegato per entrare direttamente nel capitale di imprese private. Quali, lo decideranno i vertici delle fondazioni, che sono di nomina politica. Si realizza così, consentito dalla legge e finanziato con il danaro del contribuente, il corto circuito tra economia e politica.
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