→ giugno 18, 1996
Al convegno di Cernobbio l’intenzione manifesta degli ambienti imprenditoriali è stata quella di mandare un segnale molto preciso al governo Prodi. A poche ore dalla presentazione in consiglio dei Ministri della manovra correttiva, premessa alla finanziaria che il governo si è impegnato a far conoscere nelle sue linee generali entro luglio; a pochi giorni dalla conferenza di Firenze, chiamata a ratificare gli ultimi indirizzi concordati in sede Ecofin, il segnale più preciso è stato quello di fare presto: “I gradualismi non pagano”.
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→ dicembre 2, 1994
Signor Ministro,
la definizione «tecnico prestato alla politica», mi è sempre parsa in sé un po’ ambigua. Chi è dotato di grande sapere specifico sceglie la politica, oltre che per una legittima ambizione, per la convinzione che la tecnica fornisce lo strumento per sapere le cose, ma è la politica a fornire lo strumento per realizzarle. Questa scelta comporta una continua tensione, quella che mi sembra di leggere nella sua espressione concentrata e severa. E riconduco alla sua storia ed alla sua esperienza la durezza di certe sue precisazioni.
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→ ottobre 11, 1994
Il ritorno a temperature incandescenti di nodi istituzionali di fondo di questo governo non deve far distogliere l’attenzione dai problemi economici, e quindi dalla legge finanziaria. Altri problemi incombono: conflitto di interessi, Rai, inchieste giudiziarie; ma intanto questa finanziaria appare di importo adeguatamente severo da meritarsi il plauso del Fmi, e da levare vento dalle vele di chi aveva predicato il rigore; ponendo mano a un insostenibile modello previdenziale, provoca ‘l’errore dovuto’ dello sciopero generale, induce il sindacato a scoprire il fianco di alcune pratiche consociative e a intaccare il patrimonio di anni di moderazione; formalmente mantiene la promessa di non introdurre nuove imposte, limitandosi a prorogarne di vecchie; ricorre largamente al condono.
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→ luglio 16, 1994
La politica economica del governo Ciampi era assolutamente corretta, ha avuto successo, e va coerentemente proseguita.
Chi autorevolmente lo afferma non è un’opposizione frustrata e nostalgica, ma il ministro delle Finanze del governo Berlusconi: è infatti quanto si ritrova nel documento di manovra economica varato ieri dal governo.
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