→ ottobre 19, 2006
da Peccati Capitali
È sbilanciata dal lato delle tasse, non è trasparente, ha perso per strada le riforme, tartassa il ceto medio, strangola comuni e regioni: soprattutto è una Finanziaria prescrittiva, il suo peccato capitale è la superbia.
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→ ottobre 16, 2006
Il 3 ottobre la Finanziaria iniziava il suo percorso in Parlamento. Il 6, a Orvieto, i leader del centrosinistra avviavano il Partito democratico verso la tappa decisiva, i congressi in cui Dl e Ds decideranno il loro scioglimento. La coincidenza temporale invita a riflettere sulla contiguità tra un provvedimento che definisce il futuro dell’azione del governo, e un avvenimento che definirà il futuro dell’assetto della coalizione.
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→ novembre 23, 2005
Il Senatore Debenedetti sull’Authority delle Tlc
I soldi per appalti, studi e consulenze. Quelli per pagare gli stipendi e finanche la bolletta elettrica o il telefono. Dal 2006, se la Finanziaria passerà senza correzioni, l’Autorità per le Comunicazioni ricaverà la sua benzina, i soldi cioè per andare avanti, da una sola fonte. A versarli saranno le aziende stesse – telefoniche e televisive – su cui l’Autorità vigila, per un esborso che supererà i 58 milioni (a voler citare solo le aziende maggiori).
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→ novembre 1, 2002
Il nodo delle fondazioni e i rapporti con il governo
É stato un fatto senza precedenti, l’assenza del Ministro del Tesoro in carica alla Giornata Mondiale del Risparmio il 31 Ottobre. Una rottura della tradizione non riconducibile alla parsimonia con cui Giulio Tremonti, a differenza dei suoi colleghi di governo, centellina interventi e interviste: e che invece sottolinea un fatto ormai evidente, l’incrinatura dei rapporti tra il Tesoro e il sistema bancario. Anche verso Confindustria ci sono stati strappi, Antonio D’Amato è arrivato a bollare questa Finanziaria come la peggiore da molti anni. Ma, dopo Capri, il filo con i poteri forti in qualche modo si sta riannodando, e qualcosa, su tasse e Mezzogiorno, Tremonti ha promesso di trovarlo. Invece con le banche è diverso, lì il Governo fin dall’inizio ha messo la prua verso l’iceberg: e ha tenuto la rotta costante.
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→ ottobre 18, 1996
Entrare in Europa per obbligarci a risanare la finanza pubblica o ammodernare la nostra economia per entrare in Europa? Il Governo, con la finanziaria, ha deciso: il 3% a tutti i costi, e con tutti i mezzi, nel 1997. Impegnando il paese un disperato corpo a corpo con i numeri, il Governo dichiara di credere che solo costretti dal vincolo sappiamo praticare la virtù di bilancio. Anzi, che la nostra virtù sta nel pagare per comprarci un vincolo.
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→ settembre 22, 1996
Caro direttore,
purtroppo la secessione leghi-sta prima e la tempesta giudiziaria poi stanno distogliendo l’attenzione da una partita decisiva che in questi giorni si sta giocando sul terreno del bilancio e della moneta: da esso dipenderà il nostro futuro per generazioni.
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