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→  giugno 15, 2010


di Pietro Ichino

Mi sembra che un rifiuto di sottoscrivere l’accordo proposto dalla Fiat a Pomigliano dovrebbe trovare motivazioni diverse rispetto a quelle che vengono addotte dalla Fiom-Cgil, fondate essenzialmente sulle clausole in materia di malattia e di sciopero: clausole che mi paiono entrambe molto ragionevoli e comunque non contrastanti con la legge oggi vigente in Italia.

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→  maggio 12, 2010


di Giuseppe Turani

Gli ultimi giorni della Fiat sono già cominciati. Non nel senso che la Fiat si appresti a chiudere i battenti. Ma nel senso che la casa torinese sta per diventare un’altra cosa, molto diversa da quella che abbiamo conosciuto fino a oggi e che in parte pensiamo ancora che sia. Dire che cosa era la Fiat non è difficile. È stata, a partire dal nome – Fabbrica Italiana Automobili Torino – sinonimo dell’industra in Italia. La più grande azienda, e anche quella che ha esercitato il maggior potere sui nostri destini e sul nostro modo di vivere. Dire che cosa dovrebbe diventare è altrettanto facile. La Fiat dovrebbe trasformarsi in un’azienda mondiale dell’auto, con un azionariato diffuso a livello planetario. E quindi se ne deve andare dall’Italia.

→  febbraio 3, 2010

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da Peccati Capitali

“Sono Scott Brown, guido un pick-up”: si presentava così ai comizi, il repubblicano che è riuscito a sottrarre ai democratici, dopo 47 anni, il seggio senatoriale del Massachusetts. Obama aveva preso l’auto come simbolo dei cambiamenti che intendeva portare nella società e nei consumi americani? E lui prende come simbolo i pick-up, i SUV, i loro motori ultrapotenti, le loro dimensioni esagerate per rivolgersi a un’America orgogliosa della propria forza, gelosa della libertà di muoversi nei grandi spazi, che non si ritrova nelle macchine risparmiose e fighette progettate in Europa.

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→  settembre 1, 2009


Una storia operaia
di Riccardo Ruggeri
Francesco Briochi Editore, 2009
pp. 230


La storia è, classicamente, storia di fatti. Oppure biografia, storia di «vite di uomini illustri». O ancora autobiografia, storia della propria vita e dei fatti di cui si è stati personalmente partecipi.
Questa storia è diversa, costruita com’è da ritratti di persone incontrate. Chi è il protagonista? L’autore in quanto è lui presente in ognuno di quegli incontri? O l’altro, i personaggi incontrati e rappresentati?

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→  maggio 20, 2009

Nel “giorno della Fiat”, a fare previsioni sul futuro dell’azienda Torinese ci sono Franco Debenedetti, Udo Gumpel, Loris Campetti e Gianni Dragoni. Conduce Paola Saluzzi

L’importanza di Marchionne
[flv]http://www.francodebenedetti.it/http%3A/www.francodebenedetti.it/wp-content/uploads/video/sky_tg_24_parte_prima.flv[/flv]

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→  aprile 29, 2009

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Secondo il Washington Post è stato raggiunto anche l’accordo tra i creditori della casa di Detroit e il Tesoro Usa: 6,9 mld di dollari svalutati a 2 mld. Dopo la ratifica da parte dei sindacati, dovrebbe essere la volta dell’ultimo atto, cioè l’accordo con Torino, che non dovrebbe però arrivare prima di giovedì. «La Fiat – commenta Franco Debenedetti – che prima sembrava destinata ad essere preda, ha ribaltato i giochi. Grande mossa strategica. Marchionne é stato l’uomo giusto nel posto giusto, al momento giusto con il prodotto giusto. Poi, come sempre, una cosa sono le strategie, un’altra la loro implementazione». In mezzo? I costi.

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