→ giugno 14, 2006
da Peccati Capitali
Sfida ardua scrivere storie in cui protagonista è il tempo, il susseguirsi delle generazioni di una grande famiglia, il volgere di un secolo, l’incrociarsi di vicende private e pubbliche. Marco Ferrante (Casa Agnelli, Mondatori, 2007) questa sfida l’affronta con un sentimento intenso, di rispetto e di amore, per le “storie e personaggi dell’ultima dinastia italiana”, avendo sempre presente che “i rapporti umani sono abissi”. Lo dimostra la penetrante attenzione con cui analizza i dettagli delle fotografie in cui i personaggi sono ritratti, tra le cose migliori del libro.
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→ gennaio 14, 2005
L’unica strada per Torino è quella di creare un’azienda con meno ambizioni
Nella vicenda Fiat Auto, l’attenzione è concentrata a prevedere l’esito della partita che ha per posta l’opzione put. Atteggiamento giustificato per i risparmiatori, data l’influenza che esso ha sui corsi di borsa. Un po’ meno per la politica: l’esito di quella partita è infatti senza significativa influenza sulle conseguenze, economiche e sociali, della crisi Fiat per il Paese.
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→ giugno 9, 2004
In cinque giorni, dall’Assemblea di Confindustria a quella di Bankitalia, e con la crisi al vertice Fiat, tutti i problemi del nostro capitalismo sono stati simultaneamente sotto i riflettori.
“Non esiste alcun male oscuro né alcuna maledizione che ci impedisca di crescere… Si scongiura il declino facendo dell’innovazione un’ansia continua, investendo di più”. Così Luca Cordero di Montezemolo nel suo primo discorso agli industriali. Altro che ritardo nella deindustrializzazione, come scrive il Financial Times di mercoledì scorso, non è questo il problema del paese.
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→ gennaio 25, 2003
L’avvocato, sogno e incubo per borghesi e proletari
Per mezzo secolo Giovanni Agnelli é stato il simbolo del capitalismo privato italiano. Enrico Cuccia ne é stato il difensore, molte volte il salvatore. Agnelli, all’estero e in Italia, ne era il portabandiera. Senza cedere alla suggestioni simboliche di un trapasso dalla vita alla vigilia di un trapasso di poteri, io preferisco ricordarlo per questo suo ruolo, per come l’ha interpretato e per come la sua persona ha contribuito a dare al nostro capitalismo privato la sua attuale forma e le sue caratteristiche.
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→ gennaio 11, 2003
Intorno a Fiat Auto una girandola di proposte: la sostituzione, annunciata e poi annullata, del vertice aziendale; l’offerta amichevole di Colaninno; l’intervento della mano pubblica secondo Vitale- Lazard; la scissione dell’Auto; le voci che fanno riferimento a Luca di Montezemolo o a Emilio Gnutti. Questa girandola un merito almeno ce l’ha: aver reso evidente che al piano concordato con governo, quello che, secondo le banche e il vertice Fiat, è l’unico che il Consiglio di Amministrazione conosce, non crede più quasi nessuno.
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→ dicembre 22, 2002
Un quarto delle persone che lo scorso anno avevano scelto una Fiat, oggi preferiscono comperare un’auto di marca diversa: questo è il fatto, si verifica giorno per giorno, ogni giorno. Convincere i clienti a comperare di nuovo vetture Fiat: questo è il problema. Dalla sua soluzione dipende la sorte della nostra maggiore industria manifatturiera e delle oltre 200.000 persone impiegate nel settore, e la struttura della nostra economia.
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