dalla rubrica Peccati Capitali
L’Agenzia delle Entrate ha inviato 80 ispettori a Cortina per vedere se i VIP arrivati in alberghi di lusso su auto di lusso che comprano in negozi di lusso, pagano le tasse. Il sindaco, che è scivolato su una gaffe storica: questo blitz è un attentato (Equitalia è oggetto di attentati veri). Il comandante della locale guardia di finanza, che non ha gradito l’intrusione: c’è già la crisi, lasciamo lavorare i negozi. L’albergatrice, che sa il fatto suo: i clienti se ne andranno a Saint Moritz. Io, che non capisco: controllare chi va in SUV in albergo di lusso a Cortina serve a scoprire una vippaggine ignota o le spese di un VIP notorio? Non è di routine l’incrocio telematico tra PRA, registri di alberghi e dichiarazione dei redditi? “Far piangere i ricchi” è fare coi soldi dello stato quello che Dagospia fa gratis? “Lotta all’evasione” è mettere un ispettore davanti a ogni negozio, così lottando anche contro la disoccupazione?
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