→ Iscriviti
→  ottobre 11, 2004


di Robert Kagan

Robert Kagan torna ad analizzare il rapporto Usa-Europa nel quadro di uno scenario internazionale sconvolto dai preparativi, dallo svolgimento e dalle conseguenze della guerra in Iraq. L’intervento militare americano ha infatti prodotto in Occidente una profonda spaccatura, che minaccia di indebolire tanto l’Europa quanto gli Stati Uniti, afflitti sul piano internazionale, per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, da una crisi di legittimità. La maggior parte degli europei ritiene oggi che l’amministrazione Bush abbia esagerato la gravità dei pericoli costituiti dalla proliferazione di armi di distruzione di massa e dal terrorismo, e contesta non solo la dottrina della “guerra preventiva”, ma anche l’”unilateralismo” americano.

leggi il resto ›

→  maggio 26, 2004

lastampa-logo
Crisi irachena, il prezzo da pagare

“Finché non sarà riformata [l’Onu] rimarrà di fatto il luogo di confronto e di scontro delle grandi potenze”, ricorda Gian Enrico Rusconi ai pacifisti ingenuamente persi dietro al mito di un governo mondiale. E’ proprio in base alla più tradizionale logica dei confronti e scontri tra grandi potenze che a Washington verrà chiesto “un prezzo da pagare” per uscire dalle sabbie irachene in cui si è cacciata con la sequela di errori compiuti dopo la liberazione di Bagdad.

leggi il resto ›

→  dicembre 5, 2003

il_riformista
Dall’Ecofin all’Opa, l’asse franco-tedesco rimette in discussione il decennio liberista

Posto che l’ideale sarebbe la concorrenza tra monete, una moneta unica è il second best se serve ad assicurare l’indipendenza della banca centrale emittente dai governi: questa la conclusione di un dibattito sull’euro della Mont Pelerin Society nell’agosto del 1996 a Vienna.

leggi il resto ›

→  giugno 12, 2003

il_riformista
Risposta a Galli della Loggia su fede e UE

L’illuminismo é finito: questa é la considerazione a partire dalla quale Galli della Loggia (“Il silenzio su un falso storico” Il Corriere della Sera, 10 Giugno) sviluppa un suo ragionamento per darsi ragione del “generale silenzio” con cui la sinistra ha accolto la “singolare omissione” delle radici giudaico-cristiane dal preambolo della Costituzione europea. Non sapeva, scrivendolo, quanto avesse ragione: infatti il riferimento alle “correnti filosofiche del Lumi” é scomparso dalla nuova versione presentata oggi da Giscard d’Estaing.

leggi il resto ›

→  aprile 17, 2003

lastampa-logo
L’esito della guerra modifica i rapporti interni

Qualcosa sta cambiando nei rapporti di forza interni al centrosinistra. Piero Fassino, alla convenzione dell’Ulivo, denuncia l’incompatibilità tra le varie cariche di Sergio Cofferati – la Di Vittorio, Aprile, la direzione Ds – e richiama perentoriamente alla disciplina di voto in aula. Margherita e Ds votano a favore della missione in Iraq, senza preoccuparsi di rincorrere il dissenso di Verdi e Comunisti italiani. Michele Salvati lancia una provocatoria proposta di razionalizzazione: i riformisti radicali da una parte, sotto la guida di Cofferati, e i riformisti moderati con Margherita in un nuovo Partito democratico, guidato da Prodi. «Il centrosinistra non è in sé debole», annota di rimando Sergio Chiamparino.

leggi il resto ›

→  aprile 1, 2003

sole24ore_logo
La quercia spaccata

Se è vero che un programma, un’organizzazione, una leadership costituiscono una forza politica, allora bisogna riconoscere che con l’intronamento di Sergio Cofferati nel “primo nucleo della presidenza” di Aprile, l’associazione di tendenza di quella che era la minoranza al congresso DS di Pesaro, una vera e propria formazione politica si è costituita dentro l’opposizione.

leggi il resto ›