La vicenda Embraco conferma quanto diceva il Nobel Samuelson della teoria dei vantaggi comparati di David Ricardo, essere vera ma non banale: confermata da 199 anni, non è tuttora compresa anche da persone intelligenti. I Paesi, dice Ricardo, traggono vantaggio dallo specializzarsi nella produzione dei beni in cui sono più efficienti relativamente ad altri beni: dovrebbero vendere all’estero le eccedenze dei primi, e importare i secondi. Le multinazionali sono tali perché, a differenza dalle aziende puramente esportatrici, hanno messo in pratica la teoria di Ricardo. E sappiamo cosa ha significato questo per la povertà nel mondo. “Gioco al massacro, concorrenza distruttiva, gara al ribasso da cui usciamo tutti impoveriti”, come scrive Federico Rampini? (Embraco i veri padroni del gioco, la Repubblica, 20 Febbraio 2018). Non addossiamo alla vicenda Embraco, oltre alle colpe specifiche che possono esserci, anche quella di una lettura così paradossale, e datata, delle vicende del mondo.
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