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→  aprile 25, 2008

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“Caro Professore, perché si ostina a essere trattato come un cane in chiesa? Venga a prendere il posto che fu di Marco Biagi, in materia di lavoro avrà carta bianca”. Devono essere state queste, più o meno, le parole con cui Silvio Berlusconi ha chiesto a Pietro Ichino di fare il Ministro del lavoro nel suo nuovo Governo.

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→  aprile 16, 2008

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Rappresentanza. Tra vecchi e nuovi schieramenti

La semplificazione del quadro politico è uno dei risultati più appariscenti di queste elezioni. Non si tratta solo di un aspetto formale, anche se per Pier Ferdinando Casini PdL e PD sarebbero in realtà due cartelli elettorali. Il fatto è di sostanza: non sono solo sparite delle sigle, sono usciti dal gioco politico due paradigmi, due stelle fisse di ogni politica della sinistra: che per battere la destra ci vogliano un’alleanza e un’arma, l’alleanza con la sinistra estrema e l’arma dell’antiberlusconismo.

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→  febbraio 15, 2008

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di Francesco Verderami

Walter Veltroni ha dato il via a un’autentica rivoluzione. Da quando è diventato segretario del Pd ogni suo atto ha segnato una rottura con il passato. La decisione più importante è legata alla scelta di aprire il dialogo con Silvio Berlusconi. Quella mano tesa verso «il nemico» ha un valore che travalica i confini della politica, e se vuol essere il primo colpo di piccone al Muro italiano, se davvero vuol portare verso la riconciliazione nazionale, è necessario un ulteriore atto di coraggio. L’ultimo. Il leader democratico contribuisca a rompere il tabù che ha segnato la storia del nostro Paese, s’impegni per mettere definitivamente al bando le vecchie tesi discriminatorie della cultura di sinistra che impongono ancora a intellettuali, economisti, cattedratici, di non collaborare con l’altra parte, pena l’emarginazione e il dileggio. È l’ultima rupture, la più difficile, più complicata della formazione di un governo di larghe intese. Giorni fa sul Sole 24 Ore un intellettuale come Franco Debenedetti – già senatore dell’Ulivo – ha scritto che se il centrodestra vincesse le elezioni «anche la sinistra dovrebbe aiutare la destra» nella progettazione e nelle idee, così come fece il socialista Marco Biagi, a cui si deve la riforma del mercato del lavoro, e che fu osteggiato dal suo stesso mondo, colpevole di lavorare con il governo Berlusconi. Veltroni nel circuito della cultura di sinistra ha forte influenza, usi il suo carisma per farsi ascoltare. Organizzi nuovi girotondi, non più ostili ma dialoganti. Sarebbe l’ultimo atto di una felice rivoluzione.

ARTICOLI CORRELATI
Anche da sinistra un aiuto alla destra
di Franco Debenedetti – Il Sole 24 Ore, 10 febbraio 2008

Elezioni e promesse dei leader
di Luca Ricolfi – La Stampa, 18 febbraio 2008

→  febbraio 10, 2008

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È finita l’epoca del bipolarismo in trincea: ed è una discontinuità netta. Per questo motivo non erano possibili soluzioni parziali in articulo mortis, per questo era inevitabile l’”anomalia” della fine anticipata della legislatura. L’ha riconosciuto, per primo com’era doveroso, Walter Veltroni; Silvio Berlusconi ha risposto a tono.

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→  maggio 1, 2006


Il dopovoto

Quanto tempo pensa di durare la maggioranza che ha vinto le ultime elezioni? La domanda non sottintende nessuna sfiducia nella sua capacità di tenuta, ed assolutamente non nasconde una provocazione. Vuole invece indurre a una riflessione su sul rapporto tra ampiezza dell’orizzonte temporale e strategie, che si tratti di strategie industriali, finanziarie, o politiche.

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→  aprile 14, 2006

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STRATEGIE POST-ELETTORALI

Quello delle schede contestate è un problema di controllo di qualità. Un problema banale, per cui esistono soluzioni arcinote: quelle che sono alla base di tutti i processi di produzione di massa. Principi matematici indiscutibili e tecniche collaudatissime di campionatura consentono di individuare con sicurezza la presenza di errori sistematici.

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