→ Iscriviti
→  maggio 10, 2001


Intervista di Paolo Griseri

Aver raggiunto «il risanamento economico garantendo al tempo stesso la crescita del paese e il mantenimento della coesione sociale» è un fatto «molto positi­vo che illumina la legislatura ap­pena conclusa». Franco Debene­detti, senatore uscente e nuova­mente candidato dall’Ulivo nel collegio di Torino Centro, riven­dica con orgoglio i risultati otte­nuti dai governi di centrosinistra e promette agli elettori di «conti­nuare a lavorare in Parlamento per sciogliere i nodi che rallenta­no la crescita dell’Italia».

leggi il resto ›

→  aprile 27, 2001


Indicazione del premier: i pro e i contro

E’ un bene o un male che sulle schede elettorali dei due simboli contrapposti compaiano le scritte “Berlusconi Presidente” e “Ulivo per Rutelli”?. Personalmente, considero questo fatto come uno sviluppo positivo. La contrapposizione tra due candidati premier non è una novità, la novità è l’indicazione esplicita. Io credo che, stante il fallimento della commissione bicamerale, la presenza di questa indicazione consenta di non fare compiere un passo indietro a un sistema maggioritario le cui inadeguatezze, peraltro, restano sotto i nostri occhi. Tuttavia devo riconoscere che il problema toccato da queste formule è di una certa importanza.

leggi il resto ›

→  marzo 28, 2001


Intervista di Franco Garnero

Franco Debenedetti ha scavalca­to all’ultimo minuto Mariella Scirea dell’Udeur. Per un posto da senatore nel collegio di Torino Cen­tro. Arriva alla sua terza campagna elettorale dopo pressioni e riunio­ni fiume nei quartieri romani del­l’Ulivo. Nel 1994 era stato propo­sto dai Progressisti di cui faceva parte anche Rifondazione comu­nista e si era affermato con un van­taggio di 3,5 punti sul leghista Gi­po Farassino. Nel ’96 aveva vinto con un margine quasi doppio sul candidato del Polo Jas Gawronski.

leggi il resto ›

→  marzo 10, 2001


Appello di Franco Debenedetti, Luciano Cafagna, Michele Salvati, Paolo Mieli, Augusto Barbera

Crediamo che alle prossime elezioni politiche si debba votare libe­ramente, consapevolmente e serena­mente Secondo le idee e le inclinazioni di ciascuno. Siamo convinti che non sia in atto uno scontro tra civiltà e barba­rie. L’attuale maggioranza di governo e la coalizione delle opposizioni hanno pieno e legittimo diritto di essere giudi­cate in modo maturo e meditato. L’enfa­si emotiva, lo smodato attacco personale e la trasformazione della campagna elettorale in un conflitto finale in difesa della democrazia in pericolo sono strumenti dì un vecchio arsenale ideo­logico che ha già recato danni gravi al paese e alla credibilità delle sue classi dirigenti, politiche e intellettuali.

→  febbraio 28, 2001


Intervista di Laura Cesaretti

«Ho votato, per disciplina di schiera­mento, ma non posso certo dirmi entu­siasta della soluzione trovata».
Franco Debenedetti, senatore Ds, spie­ga perché non è soddisfatto per l’atto «declamatorio» con cui il centrosinistra ha affrontato il conflitto d’interessi: «Innanzitutto il problema esiste, e lo ha perfettamente individua­to Ciampi invitando a risolver­lo. E’ un problema fondamenta­le per il Paese e per Berlusconi, se si troverà a governarlo. C’era­no due strade per affrontarlo: o un accordo con l’opposizione, oppure andare avanti facendo passare una legge forti della propria maggioranza. Non è stata scelta né l’una né l’altra».

leggi il resto ›

→  maggio 29, 2000


Alla fine della legislatura mancano in ogni caso pochi mesi. Sarebbe un errore pensare che il problema di fondo per i Ds sia quello della coalizione. Il problema dal quale partire li investe direttamente: è invece quello su cui nel concitato travaglio successivo al referendum non si è visto nessun dibattito né confronto aperto: la propria strategia, il bilancio e il programma con il quale presentarsi alle prossime elezioni. La sola novità sono state le prese di posizione sui mass media: non solo più la sinistra sindacale di Luciano Chiarante e di Fulvia Bandoli, ma anche il ministro Cesare Salvi ha dato voce a chi ritiene che l’obiettivo debba essere recuperare i delusi «dicendo qualcosa di sinistra», e la strategia un ricompattamento che guardi fino à Cossutta e Bertinotti.

leggi il resto ›