→ Iscriviti
→  luglio 6, 2010



estratto da una recensione di Giorgio Basevi

Al tema generale proposto l’anno scorso per le serate sui classici –Il dio denaro— si potevano dare almeno due impostazioni: una relativa al significato etico-filosofico che i classici attribuivano al denaro, l’altra a quello più propriamente tecnico-economico.
La relazione di Debenedetti, ispirata all’attuale crisi finanziaria internazionale, solleva un tema, fra gli altri, cioè quello della regolamentazione e sorveglianza dei mercati finanziari. Debenedetti non è particolarmente favorevole a tale regolamentazione, timoroso che essa possa soffocare il funzionamento dei mercati.

leggi il resto ›

→  giugno 29, 2010


“Se non desta scandalo che il sindaco di Torino chieda a Sergio Marchionne di valorizzare gli stabilimenti della Fiat, non capisco perché sorprenda analoga richiesta a una grande banca”, dice Sergio Chiamparino. Una sua non felice intervista di Salvatore Tropea su Repubblica aveva strappato a Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell’associazione delle fondazioni bancarie, parole insolitamente vibrate. Non dovrebbe succedere con la seconda intervista sullo stesso tema, quella con Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera di domenica. Ma si ritrovano le ambiguità concettuali che fin dall’origine attraversano il discorso su politica, fondazioni e banche.

leggi il resto ›

→  giugno 28, 2010


di Pietro Ichino

Caro Direttore, senza la firma di tutti i sindacati, alcune parti cruciali dell’ accordo di Pomigliano perdono ogni utilità pratica: proprio quelle su cui la Fiom-Cgil pone il veto. Chiedere a Marchionne di andare avanti lo stesso significa di fatto chiedergli di accettare quel veto; e significa, soprattutto, chiudere gli occhi su di un difetto grave del nostro sistema di relazioni industriali.

leggi il resto ›

→  giugno 26, 2010


L’eventuale passaggio di soggetti da ente a ente o addirittura dal governo rischia di minare l’indipendenza e la credibilità dei regolatori.

Se non fosse per le sconcertanti vicende innescate dalla fine del mandato di Lamberto Cardia, sarebbe del tutto ovvio ricordare che tutti i maggiori Paesi riconoscono che il funzionamento di certi settori del sistema economico – politica monetaria, sistema bancario, mercati dei beni e servizi, mercati finanziari, servizi pubblici – devono essere sottoposti ad Autorità indipendenti: riconoscono cioè ci sono attività da svolgere e valori da preservare che è bene sottrarre agli interessi di governi e governanti, oltre che ovviamente a quelli dei soggetti controllati.

leggi il resto ›

→  giugno 24, 2010


di Pietro Ichino

Sul primo punto sollevato da Giorgio Conti e da altri lettori. Ho lavorato per quattro anni come sindacalista della Fiom-Cgil (in una zona della Brianza), poi per altri sei anni alla Camera del Lavoro di Milano, in mezzo agli operai e con una retribuzione pari alla loro. Conosco da vicino la fatica del loro lavoro. In seguito, il mio lavoro è sempre stato di natura intellettuale e non manuale; ma ho sempre lavorato per sette giorni alla settimana e per almeno dieci ore al giorno: ne è prova quello che ho fatto fin qui, e chiunque può controllarlo direttamente sul mio sito (www.pietroichino.it) e nell’Archivio dei miei scritti. Insomma, so che cosa è il lavoro.

leggi il resto ›

→  giugno 20, 2010


di Alessandro De Nicola

Quando viene pubblicato un nuovo libro sulla corporate governance, invece che discuterne, si potrebbe far ricorso al tradizionale approccio medievale dell’ipse dixit. Ma laddove i filosofi dell’età di mezzo per troncare ogni diatriba su postulati ed assiomi teoretici ne facevano risalire la paternità ad Aristotele, in campo economico le veci dello Stagirita le assume Adam Smith il quale nella sua The wealth of the nations osservò:
“Gli amministratori delle società per azioni, tuttavia, essendo i gestori del denaro di qualcun altro piuttosto che del proprio, non ci si può aspettare che se ne prendano cura con la stessa ansiosa vigilanza con i quali i soci di una società di persone frequentemente si prendono cura del loro.

leggi il resto ›