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→  ottobre 18, 2010



Vendere, vendere, vendere. Ma vendere allegramente, orgogliosamente, per finanziare cultura, sapere, ricerca, crescita. Per ridurre il debito pubblico, che è largamente inferiore al valore del patrimonio immobiliare dello stato italiano. Vendere per allargare il settore privato e ridimensionare l’abnorme spazio del pubblico. Uno spazio che sa del secolo scorso e di quello che lo precede, un anacronismo, uno spreco inutile nella forma dell’immobilizzo. Vendere e liberalizzare, autorizzare, creare condizioni di business, far circolare i capitali privati (che sono ingenti e paralizzati dalla paura), agganciarli a una strategia della ripresa. Qualche caserma dismessa in meno, qualche grattacielo in più.

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→  ottobre 17, 2010


Nell’ingranaggio del mercato pesano ostacoli posti dal decisore pubblico.

La recente nomina del ministro dello Sviluppo conferisce significato di viatico allo studio L’economia italiana tra crisi e nuova globalizzazione eseguito dall’area ricerca economica di Banca d’Italia guidata da Salvatore Rossi. Il Foglio ne ha anticipato i contenuti principali sotto il titolo «Per una politica industriale liberal-liberista», un ossimoro che invita a una riflessione generale.

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→  ottobre 6, 2010


di Giuliano Ferrara.

I consigli al governo in una ricerca di prossima pubblicazione del capo economista di Bankitalia: non solo modello tedesco

Una politica industriale serve, purché non ricalchi quella discrezionale e dirigista degli anni Settanta, e si ispiri al modello tedesco non solo nelle relazioni sindacali ma anche come proiezione del sistema paese. Sono le indicazioni contenute in un paper in corso di limatura scritto anche dal capo dell’area ricerca economica della Banca d’Italia, Salvatore Rossi.

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→  ottobre 5, 2010


da Peccati Capitali

Ha poco più di mezzo secolo il business del “turismo individuale di massa”. Fu Vladimir Ritz, un russo bianco ebreo scappato dai bolscevichi nel ’28 e dai nazisti nel ’39, e scomparso in agosto, a intuire che poteva esserci un mercato a offrire, a prezzi affrontabili da una classe di non ricchi, una vacanza che mettesse insieme il sole, la spiaggia e uno stile di vita più libero e disinibito: nel 1959, su aerei dismessi dall’Air Force, portò il primo gruppo di inglesi da Gatwick a Calvi, e li ospitò in tende per due settimane, con 1200 € di oggi. Un anno dopo nasceva il Club Mediterrané, e a seguire imitazioni e varianti.

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→  settembre 27, 2010


di Alessandro Penati

CARO presidente Geronzi,
le scrivo per esprimerle pubblicamente la mia gratitudine e ammirazione per l’intervista concessa a questo giornale, che oserei definire memorabile. Ma, d’altra parte, a questi exploit, dovremmo essere abituati: altrettanto memorabile fu quella rilasciata al Sole-24 Ore nell’agosto 2008. Sono memorabili perché attribuiscono un significato pratico e preciso a concetti astratti: sono veri contributi epistemologici che ci rivelano il vero volto di una realtà che ci circonda, ma della quale siamo inconsapevoli testimoni.

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→  settembre 26, 2010


L’acquisto di Mediocredito va in direzione opposta a quanto accade nel resto del mondo: anziché uscire dalle bance, il governo ne compra una

Serve un’autorità tersa rispetto al Tesoro per evitre che la nuova posizione di forza della società diventi monopolio


Vent’anni fa iniziava in Italia il processo di privatizzazione del sistema bancario: oggi, anche se le Fondazioni hanno ancora ruoli determinanti negli assetti di controllo, il loro peso continua a diminuire e il settore bancario può considerarsi sostanzialmente privatizzato. Quindici anni fa venivano privatizzate le assicurazioni pubbliche, ma se qualcuno si ricorda della presenza dello stato nel settore, nessuno credo ne senta la mancanza.

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