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→  settembre 25, 2012


Fiat non fa più auto, Chrysler va benone. Marchionne, la politica, il capitalismo.

Forum che si è tenuto ieri nella redazione del Foglio con la partecipazione di Franco Debenedetti (imprenditore, già senatore dei Ds), Oscar Giannino (editorialista), Giorgio Meletti (giornalista economico del Fatto quotidiano), Riccardo Ruggeri (già dirigente Fiat) e Giuliano Ferrara (direttore del Foglio).

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→  settembre 16, 2012


La Corte di Karlsruhe ripropone la priorità del diritto nei Paesi Ue.

Un segnale forte, così Angela Merkel ha qualificato il verdetto di Karlsruhe. E’ l’omaggio riconoscente alla Corte per lo scampato pericolo? E’ un apprezzamento per tener buoni quanti, all’interno della maggioranza, la accusano di lassismo? O è un commento equilibrato, che solo a confronto con gli entusiasmi con cui il verdetto è stato da noi accolto appare degno di nota?

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→  settembre 15, 2012


di Alessandro Penati

Il fondo Salva-Stati (Esm) viene presentato come un passo fondamentale per superare la crisi dell’ euro. Per questo si è atteso con ansia il sì della Corte Costituzionale tedesca. Ma a guardarlo con attenzione, l’ Esm sembra (per quanto sia incredibile) un veicolo di finanza strutturata, analogo a quello delle cartolarizzazioni che hanno innescato la crisi finanziaria negli Usa. Da qui, i dubbi sulla sua reale efficacia.

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→  settembre 8, 2012


Al Direttore.

Supponiamo che Draghi avesse annunciato la Outright Monetary Transaction a novembre. Sarebbe iniziato il processo volto a definire le “condizionalità”, cioè gli impegni atti a conseguire il pieno aggiustamento macroeconomico oppure ad attuare le misure correttive richieste dal programma preventivo dell’Efsf. Intanto i mercati avrebbero reagito positivamente, lo spread sarebbe diminuito, nel generale entusiasmo sarebbe migliorato anche il clima politico nella maggioranza: è ipotizzabile che le dimissioni di Berlusconi non ci sarebbero state.

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→  settembre 6, 2012


Se la polis europa non trova in sé la determinazione a cambiare, non c’è politica eccezionale che tenga per salvare l’euro.

L’euro è una moneta senza stato. Le misure atte garantire un’unica politica monetaria sono eccezionali. L’euro non ha avuto pieno successo in quanto polis. Queste affermazioni di Mario Draghi nel suo articolo – intervista a Die Zeit del 30 Agosto offrono spunto per considerazioni, rispettivamente, sulle attuali difficoltà dell’euro, sugli strumenti con cui si pensa di risolverle, sui problemi a cui così si va incontro.

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→  settembre 5, 2012


Intervista di Matteo Rigamonti

Se non ci fosse questo maledetto effetto contagio nei mercati finanziari dell’euro area tutti staremmo meglio. Lo spread Btp-Bund infatti, anziché viaggiare a quota 400 e rotti, se ne starebbe tranquillo intorno ai 200 punti base. Con tutti i benefici che ne deriverebbero in termini di tassi di interesse, molto più bassi su prestiti e mutui, a beneficio del portafoglio degli italiani. E non solo: anche lo stato si troverebbe con un minor costo di finanziamento del debito. Ieri la Banca d’Italia ha avvalorato questa ipotesi pubblicando uno studio (Stime recenti dei premi per il rischio sovrano di alcuni Paesi dell’area euro). IlSussidiario.net ha chiesto a Franco Debenedetti di commentare lo studio alla vigilia di uno dei più importanti appuntamenti di settembre: la riunione del direttivo della Bce che si terrà domani.

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