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→  marzo 26, 2016


Vivendi azionista di riferimento di Telecom e in amichevoli conversari con Mediaset; le misteriose opzioni di Neil; la partita brasiliana, già considerata una Stalingrado, che si apre; Renzi che, di fronte a una possibile fusione con Orange, dichiara di voler lasciare al mercato fare la sua parte: non c’è che dire, nel mondo delle TLC stanno avvenendo cose fino a poco tempo fa impensabili. L’unica di cui non si parla è la RAI: che non lo facciamo i protagonisti di queste vicende è comprensibile, non hanno tempo da perdere. Meno logico, per governo e contribuenti, è che non se ne parli affatto: non è la nostra maggiore industria culturale?

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→  marzo 11, 2016


Intervista dell’Adnkronoss a Franco Debenedetti

”Sinergie? Non riesco a capire dove materialmente siano”. Lo dice, interpellato dall’Adnkronos, l’ex senatore Franco Debenedetti, commentando la delibera dell’Aeeg che individua ‘sinergie modeste’ nella sostituzione dei contatori e la contestuale posa della fibra ottica. Debenedetti prova anche a ragionarci su. ”Supponiamo che sinergia ci sia. Se Enel la ‘regala’ tutta allo Stato, questo fa un risparmio nelle zone C, quelle per cui ha stanziato risorse per portare la larga banda”. La fibra, prosegue Debenedetti nel suo ragionamento, “stando alle parole dello stesso amministratore delegato di Enel Francesco Starace, non serve per la lettura dei contatori. Mentre deve portarla dalla sua centralina elettrica fino alla centralina Telecom, che può essere distante. Quindi Enel fa un investimento in più”.

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→  marzo 9, 2016


articolo collegato di Cinzia Meoni

Le utility non sempre sono la risposta giusta allo sviluppo della rete nelle tlc. L’Enel punta, come noto, a posare e gestire una rete in fibra ottica. Ma non tutto è così semplice come sembra. Lo dimostra il caso di Dong Energy (Danish oil and natural gas). Il colosso dell’energia danese controllato dal governo di Copenaghen, proprio 12 anni fa aveva provato a percorrere la strada della sinergia tra i due business, quello delle utility e quello delle rete tlc, forte della prospettiva dei numerosi vantaggi teorici. Il modello di business, quello infrastrutturale, è in effetti simile, quanto meno in apparenza. Le reti richiedono sempre forti investimenti, garantiscono ritorni prevedibili, generano consistente cassa e vantano una diffusa capillarità, presupposto per possibili vendite trasversali di servizi.Su queste basi, nel 2004, Dong Enegy ha deciso di sfruttare la propria capillare infrastruttura di rete per entrare nel mercato dell’Ftth (ovvero fiber to the home). Tempo tuttavia cinque anni e l’esperimento è stato ufficialmente dichiarato chiuso, con la vendita delle attività di rete di Dong Energy a Tdc. Un’uscita mesta, attraverso cui la multi-utility ha recuperato meno della metà degli investimenti effettuati per posare 5,5mila km di rete e raggiungere 220mila immobili (ma solo 15mila famiglie). Nonostante le attraenti premesse, i vantaggi teorici di cui Dong Energy avrebbe dovuto beneficiare, erano rimasti solo sulla carta, dimostrando che il business tlc non è solo questione di fibra. Proprio mentre in Italia tornano di attualità simile tematiche, il caso Dong Energy, come evidenziato da uno studio di Diffraction Analysis – società di ricerche di business – insegna che saper trasportare energia non significa, necessariamente, saper far utili attraverso le autostrade delle telecomunicazioni. A Dong è mancata, secondo gli esperti, la creazione di un’economia di scala che permettesse al gruppo di ottenere efficienze e riconoscibilità del brand, anche attraverso accordi con altri operatori. Non solo. Uno dei grandi errori è stato quello di non prevedere né una chiara politica di prezzi comprendente oltre all’accesso alla rete anche i servizi, né un’allettante proposta di contenuti premium tali da spingere i danese a sottoscrivere contratti.

→  marzo 5, 2016


Dove sono le sinergie? Il programma annunciato diversi mesi fa dall’Enel e via via precisato poggia interamente sulle sinergie tra posa della fibra ottica e installazione dei nuovi contatori. Però, dice l’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace, “il nuovo contatore non ha bisogno della banda larga per funzionare né funziona meglio con essa”. E all’Authority i tecnici Enel spiegano che la trasmissione dei dati dal contatore al concentratore avviene con tecnologia Plc (Power line carrier), cioè sui cavi elettrici. Questa funziona benissimo per “leggere” il contatore, è invece totalmente inadeguata per le comunicazioni di voce e dati.

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→  febbraio 22, 2016


By Franco Debenedetti and C.A.Carnevale Maffè

Sir, The deal for helping Italian banks sell off the huge stock of troubled loans satisfies Brussels, because it is not state aid, and therefore is, as you say, at best a half-baked solution. Instead of the “Italian job”, as Martin Sandbu has described it (Free Lunch, FT.com, January 27), we have proposed the “Great Swap”.

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→  febbraio 20, 2016


«C’è un potere oscuro in Lussemburgo, crea competenze nuove per l’Unione Europea, ora pretende la sottomissione dei giudici che proteggono la costituzione». Sono volate parole pesanti qualche giorno fa a Karlsruhe dove era riunito il secondo Senato, come è chiamata la Corte Costituzionale tedesca. Quelle riportate sono dell’avvocato di quanti avevano presentato ricorso contro la Bce, sostenendo che questa, annunciando i programma Omt era andata oltre il suo mandato, e così aveva fatto non politica monetaria, ma politica economica, che invece resta responsabilità degli Stati.

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