Che cosa succede a Strasburgo? II Parlamento europeo è intervenuto su due direttive in materia economica della Commissione, con emendamenti che lasciano interdetti: al punto da suscitare un interrogativo politico.
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Che cosa succede a Strasburgo? II Parlamento europeo è intervenuto su due direttive in materia economica della Commissione, con emendamenti che lasciano interdetti: al punto da suscitare un interrogativo politico.
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L’Europarlamento cambierà le regole e darà pieni poteri ai grandi azionisti
Sono bastati 10 minuti al Parlamento Europeo per annullare 10 anni di lavoro e impedire così che venga varata una normativa sulle Opa (offerte pubbliche di acquisto) uguale per tutte le società europee. L’emendamento, che a larga maggioranza i parlamentari europei vogliono che sia apportato al testo proposto dal Consiglio dei Ministri, consente alle società sotto scalata di adottare misure difensive anche senza che queste debbano essere approvate dall’assemblea dei soci.
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Le Fondazioni bancarie ancora al centro di polemiche
Le Fondazioni bancarie sono ancora al centro di polemiche: e questo a poco più di un anno dall’approvazione della legge Ciampi che doveva disciplinarne status e attività. Sono polemiche giustificate?. A scaldare gli animi – e a scandalizzarne qualcuno- è soprattutto la vicenda delle nomine negli organi di controllo delle Fondazioni. Ma così facendo si rischia di cogliere solo una parte del problema.
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Chi vedesse l’avvocato Agnelli guidare una Volkswagen, o Franco Tatò parlare a un telefonino Tim, mostrerebbe un certo stupore. Ma trasecolerebbe se, interrogandoli, si sentisse rispondere che la ragione è la migliore assistenza o la copertura di rete più completa. Ma allo stesso modo si resta stupefatti a leggere che l’Unione Europea ha scelto una corte americana — quella di New York — e una legge americana — quella introdotta nel 1970 per combattere la criminalità organizzata — per chiedere a Philip Morris e R.J. Reyinolds un risarcimento miliardario per le tasse perse a causa del contrabbando di sigarette.
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Se le decisioni delle Autorità indipendenti sono oggetto di polemica è segno che sono in buona salute e che servono; che ci siano zone di sovrapposizione tra Antitrust e autorità di settore è vero e probabilmente inevitabile, e quindi non si sente il bisogno di un intervento “normalizzatore”: anche l’unica questione veramente rilevante, quella che ha visto contrapposte Consob e Banca d’Italia sul preventivo esame di progetti di integrazione bancaria, si è risolta rapidamente.
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Pecca e merita punizione chi perseguendo un fine sbagliato, fa un’azione giusta. Il tema, che ha appassionato generazioni di causidici, si applica bene alla vicenda UMTS: dove il Governo ha fatto cose giuste, ma invece di poterne menar vanto, deve difendersi, dai propri sensi di colpa prima ancora che dalle accuse degli avversari.
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