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→  novembre 18, 2006


di Giuliano Ferrara

Libro untuoso di un vice del Corriere finge scandalo per le camarille
Un vice ad personam del Corriere che si chiama Massimo Mucchetti, giornalista economico di Brescia, ha scritto un agile libretto feltrinelliano per dimostrare, Luigi Einaudi alla svelta mano e imbottigliato per una pronta beva, che la stampa in generale, e il suo giornale in particolare, ha un dovere di indipendenza dai partiti e dai poteri economici che la editano, e che lo tradisce.

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→  novembre 17, 2006


di Riccardo Gianola

La scena più gustosa del libro «Il baco del Corriere» di Massimo Mucchetti, compare a pagina 12. Il giornalista racconta che il 5 novembre 2004, alle nove di sera, l’amministratore delegato Vittorio Colao gli si presenta davanti. Prende un pezzo di carta bianca sulla scrivania e scrive una domanda in stampatello. “Dove possiamo parlare in sicurezza?”». Mucchetti gli risponde sempre per iscritto, per evitare evidentemente che qualcuno ascolti le loro voci: «Troviamoci sotto, all’angolo fra Solferino e Moscova».

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→  novembre 16, 2006


di Massimo Mucchetti

La storia dei giornali s’intreccia da sempre con quella dei potentati dell’economia. Lo si è visto anche nella calda estate del 2005 con la scalata al “Corriere della Sera”. Ma proprio gli esiti di quel resistibile assalto e, poi, la crisi al vertice di Telecom Italia, il rastrellamento di azioni Fiat fatto dagli Agnelli e i contrasti tra Capitalia e Capitalia portano in superficie tutti i limiti della coalizione economico-finanziaria che sta a capo del primo gruppo editoriale italiano. E inducono Massimo Mucchetti – vicedirettore del “Corriere” spiato assieme all’amministratore delegato di Rcs fin dal 2004 – a chiedersi se e come possa cambiare il vecchio modello che assegna la proprietà del primo gruppo editoriale italiano a un “patto di sindacato” formato da banche e industriali, i cui interessi di fondo confliggono con quelli della libera informazione.

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→  agosto 30, 2006

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Consolidation is coming to Italy’s banking sector, and not a moment too soon. The planned €29.43 billion merger between Banca Intesa and Sanpaolo is expected to kick-start an M&A frenzy in a country that has one of the most fragmented, least modernized and most expensive (at least for customers) banking industries in the developed world. So this deal is, on the whole, good news. But it hardly signals the end of political considerations and economic nationalism as major factors in the banking sector.

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→  agosto 27, 2006

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Nella fusione Sanpaolo – Intesa la difesa dell’italianità ha giocato un ruolo determinante.

Nella fusione Sanpaolo – Intesa la difesa dell’italianità ha giocato un ruolo determinante. Determinante in senso letterale, con riferimento al ruolo che ha avuto nell’orientare la volontà delle parti, quindi senza implicare in alcun modo che l’operazione non abbia, nel suo orizzonte strategico, altre ragioni che la giustificano.

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→  agosto 23, 2006

Polemica e-mail. Lo scontro tra Padoa-Schioppa e Gavazzi

Perché solo 92? Lusingato di essere uno dei destinatari della reazione del ministro Padoa-Schioppa all’editoriale di Francesco Giavazzi, non riesco a scacciare la sensazione di imbarazzo verso gli esclusi, lettori ed elettori, che sul conoscere e giudicare la politica economica del Governo vantano un diritto di precedenza.

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