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→  luglio 28, 2009

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da Peccati Capitali

Alla sanità USA si rimproverano i 45 milioni di cittadini americani senza copertura sanitaria e il costo, il 15% del PIL, più che doppio di quello “europeo”. Ma è poi proprio così? Di quei 45 milioni, un 10% ha mezzi per provvedere con proprie assicurazioni, moltissimi sono “in transito” tra un impiego e un altro, dato che sono le aziende a fornire l’assicurazione sanitaria ai loro dipendenti.
Quanto al costo, il 60% è spesa privata, per tre quarti assicurazioni e fondi di investimento e per un quarto i cittadini direttamente.

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→  giugno 15, 2009

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Caro Direttore, «La “scure” di Draghi deve calare ancora, più dura e impietosa», ha scritto sul numero di Affari e Finanza dell’8 giugno scorso: i nodi che deve tagliare sono quelli con cui le banche provocano “l’asfissia finanziaria” delle imprese. Ne darebbero evidenza i loro bilanci, che per i ricavi contano sostanzialmente sul differenziale tra tassi attivi e passivi, e sul margine di intermediazione, e su cui gravano spese gonfiate da stipendi troppo elevati ai piani alti della piramide organizzativa.

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→  giugno 7, 2009

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Da questo punto di vista, la telefonata tra Angela Merkel e Barack Obama con cui si é chiusa la vicenda Opel, é uno di quegli episodi simbolo, che marcano una svolta e riassumono in cambiamento epocale. Governi che partecipano al capitale di aziende automobilistiche non sono una novità, Volkswagen e Renault, tanto per dire. Ma con quella telefonata é successo un fatto nuovo: sono i governi a definire, loro, gli assetti, le dimensioni che possono avere le aziende, le aree di competenza, il flusso dei componenti. Si è andati oltre il colbertismo, che almeno manteneva viva la competizione tra campioni nazionali. Ora c’è l’Onu dei colbertisti.

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→  maggio 27, 2009

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da Peccati Capitali

“Only the paranoids survive” era il motto di Andy Groves, il fondatore di Intel, primo produttore mondiale di microprocessori, i motori di computer e cellulari. Ma potrebbe essere il motto di Silicon Valley, quel concentrato di imprese dove le idee circolano vorticosamente, e ha successo chi arriva prima, conquista una testa di ponte nel mercato, la allarga innovando, tutti con la paranoica ossessione che ogni giorno può nascere qualcuno che ti detronizza con un’idea migliore.

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→  maggio 21, 2009


Come governare la ricchezza

Ricchezza.
Vasta é la retorica contro la ricchezza: e i testi qui presentati ne sono illustri esempi. Per Platone, nel brano tratto dal terzo libro di Repubblica “di molte azioni criminose è causa la moneta che passa per le mani di molti” ragion per cui i guardiani possono difendere la città solo se “non possiedono alcunché di privato se non il proprio corpo”. Per Aristotele all’economia in senso autentico si contrappone il commercio che non produce beni in senso assoluto, ma solo attraverso il loro scambio.

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→  maggio 12, 2009

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Ci sono interessi all’origine di questa crisi finanziaria, di attori privati e di attori pubblici. Ci sono interessi nei rimedi che i governi stanno adottando per scongiurarne il ripetersi. Gli interessi possono contrapporsi o allearsi; ogni causa é essa stessa l’effetto di un’altra causa a monte; cause ed effetti possono scambiarsi i ruoli. E’ una meccanica complessa. Tuttavia un’analisi critica del gioco degli interessi é un utile esercizio per comprendere fatti, cause e rimedi.

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