→ aprile 27, 2021
Intervista di Michele Masneri a Franco Debenedetti
L’Olivetti. Sottsass. In affitto da Agnelli. E l’esperienza dell’Interaction Design Institute. Parla Franco Debenedetti
Poche persone si conoscono appassionate di design come Franco Debenedetti: manager, intellettuale, ex senatore. E poi ancora collaboratore del Foglio, dandy, fratello di, fashion victim impeccabile nei suoi completi Prada.
Una vita segnata dall’Olivetti, di cui fu amministratore delegato quando il fratello Carlo De Benedetti (sì, staccato) ne era il padrone. E lì, il nume tutelare di Ettore Sottsass, di cui Debenedetti è cultore: gli ha fatto disegnare le sue case, e compra spasmodicamente vasi Memphis, beato lui, di cui mi manda le foto. Incontro fatale a Ivrea. “Non lo scoprii certo io. Me lo ritrovai in azienda, e ebbi modo di lavorarci insieme. Io ero a capo del progetto Synthesis, i mobili per ufficio, e gli feci disegnare alcune cose. Sono gli anni leggendari della diarchia, Sottsass e Bellini. Poi vidi la meravigliosa casa che fece per Roberto Olivetti, figlio di Adriano”.
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→ giugno 23, 2008
di Andrea Romano
C’è in Italia una generazione politica che ha attraversato l’ultimo ventennio volendosi mostrare sempre unita e coesa, a dispetto dei conflitti interni da cui è stata lacerata e delle trasformazioni che hanno mutato il volto del paese. È la generazione dei postcomunisti: l’ultimo gruppo dirigente del Pci e l’unica leadership che abbia guidato fino a oggi i Democratici di sinistra. Una famiglia più che una classe politica, impegnata a tutelare se stessa e la propria identità dalle minacce esterne e dalla sfida del cambiamento.
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→ gennaio 11, 2007
Con le sue “Osservazioni critiche” (Corriere della Sera, 8 Gennaio), Nicola Rossi risponde agli interrogativi suscitati dalla sua decisione di uscire dai DS: perché attacca Fassino se il suo bersaglio è il Governo? rimpiange la stagione del primo governo D’Alema o prefigura quella dei “volenterosi”? non si rende conto che la prima vittima della sua uscita è il Partito Democratico?
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→ settembre 19, 2006
Ma i Ds, sulla vicenda Telecom e dintorni, come la pensano? Nicola Rossi nell’intervista al Sole chiede l’allontanamento di Rovati; Pierluigi Bersani in tempestive dichiarazioni individua il problema nei piani alti della catena di controllo: ma i Ds, come gruppo dirigente come la pensano? Le vicende che hanno determinato il cambio al vertice di Telecom hanno un rilievo che va ben oltre lo scontro di interessi e il contrapporsi di personalità, sollevano questioni di fondo che riguardano il governo dell’economia e i rapporti tra politica e imprese: ed è su queste che sarebbe utile sapere la posizione del maggior partito dell’Unione.
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→ febbraio 6, 2005
Il taccuino del delegato
4 febbraio 2005
Sarà questo l’ultimo congresso di Piero Fassino quale segretario dei DS, si era chiesto il Riformista in un editoriale di pochi giorni fa, riuscirà cioè a realizzare la federazione del centro sinistra?
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→ aprile 1, 2003
La quercia spaccata
Se è vero che un programma, un’organizzazione, una leadership costituiscono una forza politica, allora bisogna riconoscere che con l’intronamento di Sergio Cofferati nel “primo nucleo della presidenza” di Aprile, l’associazione di tendenza di quella che era la minoranza al congresso DS di Pesaro, una vera e propria formazione politica si è costituita dentro l’opposizione.
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