Un libro di Pietro Ichino sui doveri del dipendente pubblico verso l’utente
La prossima volta che un impiegato a uno sportello dell’anagrafe o di un ufficio postale vi tratta in modo svogliato, per non dire sgarbato; se osservate che il modo in cui tiene il suo spazio di lavoro trasuda sciatteria e scarsa cura: avete il diritto di ricordargli l’art. 1172 del codice civile. Questo fissa il criterio di valutazione dell’attività prestata dal lavoratore, che deve essere quello della “diligenza del buon padre di famiglia”. E’ quanto si apprende spigolando nel “Contratto di lavoro”, la monumentale di Pietro Ichino.
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