Archivio per il Tag »Di Pietro«
→ aprile 26, 2011
dalla rubrica Peccati Capitali
Di Pietro attacca a testa bassa il Governo: fa marcia indietro sul nucleare solo per rendere più difficile che i “suoi” referendum raggiungano il quorum, vuole evitarsi una sconfitta politica. Qualunque sia l’intenzione, l’accusa é fuori bersaglio. Dai disastri si deve imparare: dopo Fukushima, chi ha impianti nucleari ne verifica la sicurezza anche a costo di spegnerli; chi li ha solo sulla carta, che dovrebbe fare, andare avanti come se nulla fosse?
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→ luglio 18, 2009
Sovente le metafore coniate dalle scuole di management sono state adottate dalla politica: raramente con profitto. Gli allievi delle varie Mc Kinsey sono ai vertici di grandi imprese e banche italiane, ma per avere successo a capo di strutture politiche o dotate di potere politico sono necessarie conoscenze diverse: perché del tutto diversi sono i meccanismi razionali ed emotivi attraverso i quali si sceglie un dentifricio da quelli con cui si esprime un voto.
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→ febbraio 20, 2008
Lettera al Direttore del Foglio
Caro Direttore,
non stupisce che Di Pietro, appena aggregato al PD con la sua bandiera, abbia voluto saggiare i limiti della propria libertà di manovra, facendolo sul terreno sicuro del populismo televisivo e con lo schermo inossidabile della legalità europea.
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→ maggio 25, 2000
Perché, in queste prime settimane del suo nuovo governo, non sembra che Giuliano Amato stia ripetendo il “miracolo politico” che seppe offrire al paese tra il 92 e il 93? A chiederglielo è un centrosinistra sconfitto alle regionali, in cerca di formule che non lo facciano esplodere, e in cui – temo – il verbo riformista rischia di annegare tra tensioni neocentriste e sinistra antagonista. Il rischio di ridursi a un governo debole e rissoso è sotto gli occhi di tutti. Ho l’impressione, allora, che si debba partire proprio dall’aspra e impropria requisitoria di Antonio Di Pietro in Senato.
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