Archivio per il Tag »Da Palazzo Madama«
→ novembre 30, 1995
Picchiato dal lavavetri al semaforo: non aveva mille lire in tasca.
Una storia come tante, due colonne in cronaca, presto dimenticata; neppure delle più gravi, e mi scuserà il sig. Calarco che a momenti aveva il setto nasale fratturato.
leggi il resto ›
→ novembre 30, 1995
Dopo Tangentopoli, affittopoli, invalidopoli, e poi concorsi universitari, e militari quanto basta per un paio di reggimenti. Aumenta il numero delle persone coinvolte, fino a comprendere conoscenti, amici: chi, in cuor suo, può dirsi completamente innocente? Chi può pensare di processare 10 mila invalidi o 5 mila militari? E allora c’è sempre qualche nobile spirito che invita alla flagellazione: non c’è nulla da fare, siamo un paese di ladri e di corrotti, geneticamente diversi dagli altri popoli, usi a sotterfugi e furberie. A parte il fatto che, se così fosse davvero, neppure la flagellazione ci riscatterebbe, né qualche tonante articolo ci farebbe cambiare abitudini, è poi vero che siamo diversi? Non si vogliono certo né negare né assolvere certi comportamenti: ma le autocondanne generiche servono a poco.
leggi il resto ›
→ novembre 30, 1995
Quella delle banche è, di tutte le privatizzazioni, la più importante. Per i cittadini, la garanzia che i propri risparmi siano gestiti in modo sicuro ed efficiente è più importante che non poter scegliere tra due servizi telefonici in concorrenza tra loro; per le aziende il costo del danaro è più importante che il costo dell’energia elettrica; per le nuove iniziative la disponibilità di finanziamenti è più determinante che l’apertura di nuovi spazi di attività.
leggi il resto ›
→ novembre 30, 1995
La rimozione di Mancuso dal ruolo di Guardasigilli, e gli strascichi di conflitti tra istituzioni dello Stato che ne sono seguiti, sono in fondo i risultati meno importanti della mozione personale di sfiducia presentata dalla maggioranza e approvata dal Senato il 17 ottobre scorso. Assai più rilevante è la catena di eventi che la mozione ha determinato.
leggi il resto ›
→ maggio 30, 1995
Le elezioni amministrative hanno avuto un valore politico, esaltato o sminuito a seconda delle aspettative o dei timori prima del voto, della soddisfazione o delle delusioni dopo la chiusura delle urne. Significato politico di primaria importanza avranno i referendum dove su questioni, alcune importanti (le TV) altre meno (gli orari dei negozi), si deciderà della sorte di Berlusconi e di Forza Italia, un movimento che appena un anno fa aveva rivoluzionato il panorama politico italiano.
leggi il resto ›
→ maggio 30, 1995
I servizi di pubblica utilità sono la spina dorsale dell’economia di un paese; farli funzionare con efficienza ed economia è una delle cose che un cittadino pretende dai suoi governanti. In tutto il mondo si riconosce che i governi assolvono meglio a questo compito affidandone l’esecuzione all’iniziativa privata in regime di concorrenza, limitandosi a stabilirne le regole ed a controllarne l’osservanza. Per questo, la massima parte del mio tempo da parlamentare viene dedicata a questo tema, che riguarda tutti direttamente, ed in cui mi è di aiuto l’esperienza professionale accumulata in tanti anni. Di tutti i servizi di pubblica utilità le telecomunicazioni sono i più interessanti, quelli dove l’innovazione è più vivace, quelli da cui più dipende il nostro futuro, di cittadini e di imprenditori.
leggi il resto ›