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→  maggio 5, 2011



Per chi lo ha sentito suonare è difficile criticare il conduttore e pianista israelo-argentino Daniel Barenboim.
Inoltre, gli artisti israeliani non si sono mai sottratti alle provocazioni e di politica parlano sempre nei loro romanzi, nei loro film, nelle loro performance. Eppure il concerto che Barenboim ha tenuto ieri a Gaza, bastione di terrore e sharia retto da Hamas, è stato un passo falso anche all’interno della generosa militanza filopalestinese di Barenboim. Il maestro non è nuovo a provocazioni (è stato lui a suonare per primo in pubblico in Israele le opere di Richard Wagner), ma per la prima volta ha diretto nell’enclave di Hamas un’orchestra di musicisti provenienti da tutta Europa, inclusa la Scala di Milano.

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→  aprile 14, 2011


Al direttore

Quando si battezza YouCat il catechismo “per i giovani”, c’è da stupirsi se la sciatteria espressiva s’infiltra dov’erano prudenza nell’affermare, finezza nell’argomentare, sottigliezza nel distinguere? Era già cominciato con l’officiante che dà le spalle al tabernacolo, il volgare al posto del latino, la melassa ritmica della chitarra elettrica invece della polifonia corale di Palestrina. Inseguire invece di guidare, prescrivere ai fedeli invece di confutare gli eretici, difendere la lettera invece di vivere la tradizione: per un conservatore non credente, il peggiore dei mondi possibili.

→  aprile 12, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Nel 2015, trascorsi 70 anni dalla morte di Hitler, il Mein Kampf diventerà di dominio pubblico: chiunque potrà riprodurlo. Fa effetto parlare di “diritti d’autore” per uno che si chiama Adolf Hitler, di “opera d’ingegno” per un libro che istigò alla devastazione dell’Europa, di “creazione” per un’opera che seminò distruzioni, di “diritti” per un libro che incita a calpestarli. Ma non cambierebbe molto rinviare per legge il termine.

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→  marzo 29, 2011


di Marco Ferrante

Nel dibattito sulla Fiat di Marchionne e sugli anni di Marchionne a Torino, uno degli aspetti della discussione è stato quello del rapporto tra l’amministratore delegato e la nuova classe dirigente aziendale, in parte selezionata da lui, in parte ereditata dalle precedenti storie della Fiat, e quasi sempre – secondo le analisi – condizionata dalla personalità accentratrice del Marchionne leader.

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→  marzo 29, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Il provvedimento che finanzia il fondo unico dello spettacolo con le accise sulla benzina è una sconfitta: da qualunque parte lo si guardi.

Una sconfitta di politica fiscale: non c’è alcun nesso tra gli automobilisti e chi va a vedere uno spettacolo; anzi è verosimile che l’imposta abbia effetti regressivi.

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→  febbraio 6, 2011


Von Richard Wagner

Eltern ist es verboten, in der Erziehung ihrer Kinder Gewalt anzuwenden. Das Züchtigungsrecht wurde am 6. Juli 2000 aus dem Bürgerlichen Gesetzbuch gestrichen und den Kindern in Paragraph 1631 ein „Recht auf gewaltfreie Erziehung“ zuerkannt: „Körperliche Bestrafungen, seelische Verletzungen und andere entwürdigende Maßnahmen sind unzulässig.“ Das klingt gut. Und dennoch gibt es etwas, das als religiöser Brauch ausgeübt wird, sich aber wie eine Form von Gewalt ausnimmt und über das kaum jemand spricht, obwohl Jahr für Jahr in Deutschland Tausende von Knaben davon betroffen sind: die Beschneidung.

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