→ marzo 21, 2002
La sinistra e l’assassinio di Biagi
Tragico è il destino dei riformisti nel nostro paese: questa la dolorosa realtà che vive nella morte di Marco Biagi. I temi del lavoro sono il campo pietroso si cui maggiormente suda e fatica il riformista.
Dei tre filoni culturali in cui il pensiero riformista sul mercato del lavoro si è venuto articolando dagli anni 80 in poi – quello nato per sviluppo interno dalla CGIL, di Accornero, D’Antona, Ichino; quello cattolico di Treu; quello socialista di Giugni e Biagi – tutti hanno avuto le loro vittime. Parlano le pistole, e il pensiero riformista è costretto ad attenuare i toni e a sfumare i temi.
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→ settembre 13, 2001
Che cosa fare dopo l’11 Settembre?
Che cosa possiamo fare noi?
Se è vero che l’11 Settembre è cambiato il mondo, che le conseguenze toccheranno la vita di tutti noi, allora il problema di che cosa fare non è solo di chi ha il potere politico ed economico, è quello di proteggerci non solo degli apparati di sicurezza, ma riguarda anche ciascuno di noi, individualmente.
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→ maggio 3, 2001
Le agenzie di stampa riprendono così la lettera di Franco Debenedetti a Barbara Palombelli sullo sciopero della sete dei radicali
Franco Debenedetti, candidato per l’Ulivo a Senato a Torino, ha inviato a Barbara Palombelli una lettera in cui, facendo appello alla sensibilità tante volte dimostrata ai temi concreti della dignità della vita, le chiede di usare il suo riconosciuto status di giornalista di successo, al fine di trovare una chiave atta a garantire visibilità e concreti risultati a una battaglia che, in queste settimane di concitata vigilia elettorale, merita tutta l’attenzione dei media per indurre chi può e chi deve a impegni concreti.”
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→ aprile 15, 1995
L’ordine dei medici, tra i casi in cui non sarà consentito praticare la fecondazione artificiale, ha indicato anche quello delle donne sole, non legate da uno stabile rapporto di coppia.
I problemi della bioetica sono straordinariamente complessi: può succedere che le regole, necessarie per porre limiti in un campo così delicato, abbiano implicazioni di cui non è facile cogliere tutta la portata.
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→ dicembre 17, 1993
L’aumento prepotente delle nascite di figli illegittimi, cioè venuti al mondo al di fuori di un nucleo familiare tradizionale, deve considerarsi una normale evoluzione dei costumi delle società metropolitane, oppure un nuovo fattore di allarme e destabilizzazione? La domanda può forse scandalizzare i laici fautori dei diritti civili, ma su di essa riflettono pure gli economisti e i sociologi.
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