→ dicembre 1, 2003

Il pasticcio di Scanzano
Nessuno vuole avere le scorie nucleari; tutti vorrebbero ospitare la sede del nuovo Istituto Italiano di Tecnologia. Risolviamo due problemi in un sol colpo: sede del “MIT italiano” sia la Regione in cui si deciderà di localizzare il deposito di materiale radioattivo.
leggi il resto ›
→ novembre 15, 2003

Millesettecento ricercatori sarebbero in procinto di lasciare il paese per cercare altrove un ambiente in cui lavorare e studiare
Millesettecento ricercatori sarebbero in procinto di lasciare il paese per cercare altrove un ambiente in cui lavorare e studiare: la notizia fa scalpore e desta preoccupate considerazioni.
All’Interaction Design Institute nove studenti su dieci sono stranieri. Se si guarda solo ai numeri, il confronto può sembrare una provocazione: gli studenti di Ivrea sono meno di 50.
leggi il resto ›
→ agosto 21, 2003

Caro direttore,
la solitudine che uccide gli anziani, e il caldo che uccide il pianeta, sono, per Sergio Givone (Se l’uomo diventa disumano, Il Messaggero 19 Agosto), due fenomeni diversi sì, ma accomunati dall’essere entrambi frutto non solo di comportamenti umani, ma di una stessa cultura disumanizzante.
leggi il resto ›
→ agosto 13, 2003

Non ho difficoltà ad aderire all’invito del Presidente Ghigo: evitare di sposare pregiudizialmente una tesi mi viene già naturale se il campo è quello della politica, figurarsi quando si tratta di quello in cui si semina e si raccoglie. Una pregiudiziale però ce l’ho: proprio per la stima che ho nei suoi riguardi, preferirei non vedere il suo ragionamento inquinato da argomenti estranei alla sua natura.
leggi il resto ›
→ gennaio 25, 2003

L’avvocato, sogno e incubo per borghesi e proletari
Per mezzo secolo Giovanni Agnelli é stato il simbolo del capitalismo privato italiano. Enrico Cuccia ne é stato il difensore, molte volte il salvatore. Agnelli, all’estero e in Italia, ne era il portabandiera. Senza cedere alla suggestioni simboliche di un trapasso dalla vita alla vigilia di un trapasso di poteri, io preferisco ricordarlo per questo suo ruolo, per come l’ha interpretato e per come la sua persona ha contribuito a dare al nostro capitalismo privato la sua attuale forma e le sue caratteristiche.
leggi il resto ›
→ luglio 10, 2002

Caro Direttore,
Il legno, non la seta (o la rabbia dei castelli), è quello che Giorgio Bocca deve evitare di mettere nella sua prosa, se vuole tornare ad essere “uno che ogni tanto sa stupire i suoi lettori e dire la cosa giusta”, come lei gli chiede sul Foglio dei Fogli questa settimana.
leggi il resto ›