→ ottobre 13, 2004
“La capacità di riformare nel profondo il sistema si è dispersa, é prevalsa la logica dell’emergenza” scrive Stefano Folli nel suo editoriale di domenica.
“La capacità di riformare nel profondo il sistema si è dispersa, é prevalsa la logica dell’emergenza” scrive Stefano Folli nel suo editoriale di domenica. Quindi sollecita destra e sinistra a “una riflessione sulle caratteristiche e i costi del welfare in anni di penuria economica”. Viene da chiedersi: qual è l’emergenza, i costi insostenibili del welfare o la penuria economica? Quale il rimedio, ripartire i costi della protezione sociale, o riavviare il Paese su un sentiero di crescita?
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→ luglio 9, 2004
Per vincere, anche il centrosinistra dovrà dire che cosa vuol farne
Lo scrive il Financial Times: le previsioni di crescita del PIL per Francia e Germania sono state riviste al rialzo, con tassi rispettivamente del 2,3% e del 2% nel 2004, meglio ancora nel 2005. E poiché le serie storiche dimostrano che l’andamento della nostra economia é strettamente correlato a quello degli altri grandi paesi europei, é molto probabile che nel 2005 l’Italia conosca una crescita sostenuta. Già ci sono segnali deboli in questo senso, che Massimo Mucchetti sul Corriere é stato pronto a cogliere. Siccome é verosimile che a Berlusconi le notizie del Financial Times e i commenti del Corriere glieli facciano vedere, niente niente che anche questo c’é entrato nella decisione di fare le sua ennesima reincarnazione come Presidente Economista?
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→ ottobre 30, 2002
Che cosa ha in mente Giulio Tremonti quando parla di New Deal?
Che cosa ha in mente Giulio Tremonti quando parla di New Deal? L’aveva già fatto al convegno sulle privatizzazioni della Fondazione IRI e proprio in presenza di Romano Prodi. Ne riparla nella lunga intervista al Corriere di domenica 27 Ottobre, la prima dopo quella al Financial Times di luglio. Lo fa alla fine, ma, alla richiesta di qualche ulteriore dettaglio, risponde brusco che non dirà una parola di più.
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→ gennaio 14, 2002
Lettera a Panorama
Caro Direttore,
ho anni abbastanza per ricordare la lunga serie di svalutazioni che hanno segnato la storia della lira, e le loro disastrose conseguenze: le tragiche ingiustizie a danno dei più deboli, le scelte economiche distorte, gli investimenti non osati.
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→ luglio 8, 1999
Si isti et istae cur non ego?
“ Si isti et istae cur non ego?” Negli anni dal 1993 al 2000 l’Irlanda sarà cresciuta del 78%, la Spagna del 23, il Regno Unito del 19, la zona dell’euro del 18: e l’Italia del 13, peggio perfino della Germania.
La Spagna può snocciolare altri indicatori di crescita, quello del PIL dell’anno in corso, o quello dell’occupazione (che dal 1997 al 2000 fa registrare questa impressionante serie di aumenti percentuali: 2,9 – 3,4 – 2,6 – 2,4), o quello del capitale fisso. “L’Italia da dieci anni cresce di meno degli altri paesi tra cui abbiamo voluto essere, e questo è un problema di fondo”: l’ha riconosciuto Massimo D’Alema, nel suo intervento ieri al Senato.
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→ novembre 26, 1998
“La sinistra non deve copiare al contrario l’errore dei conservatori, che troppo frequentemente hanno enfatizzato il primato delle riforme di struttura rispetto al ruolo delle politiche macroeconomiche nel promuovere la crescita”.
Quando, il 9 Novembre, Dominique Strauss-Kahn leggeva queste parole al 15esimo anniversario del CEPR, l’ammonimento è suonato quanto mai opportuno: quanto a enfasi politiche macro, le sinistre europee non avevano avuto la mano leggera.
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