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→  giugno 6, 2013


di Salvatore Bragantini

«Il capitalismo ha i secoli contati», s’intitola un libro di Giorgio Ruffolo, ma se esso non smette certi tratti inaccettabili la profezia si avvererà più in fretta. Le cause reali della crisi che viviamo dall’agosto ’07 sono gli sbilanci commerciali (per l’ingresso di grandi Paesi prima inesistenti per i commerci) e l’eccesso del risparmio sugli investimenti reali. Grandi fette di valore aggiunto si sono infatti spostate dal lavoro (che consuma e sostiene la domanda) al capitale (che risparmia ma non trovando investimenti produttivi crea bolle). Negli Usa il reddito reale dei dipendenti calava ma essi rimediavano indebitandosi con le banche. Queste li finanziavano grazie ai denari di chi si stava appropriando dei guadagni di produttività, fin lì divisi con il lavoro.

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→  aprile 27, 2013


Caro Direttore,

Non è bastata la soddisfazione per l’incarico affidato ad un proprio esponente di punta a fare rientrare i contrasti all’interno del PD; essi restano un ostacolo sul cammino di Enrico Letta, e quindi sulla possibilità di trarre qualche risultato positivo da questa legislatura. All’origine di tutto ciò sta la mancanza nel PD di una forte identità condivisa. Un fatto conclamato, dopo le oscillazioni del Bersani “esploratore”, dopo i voti per Rodotà di Fabrizio Barca +7, le dichiarazioni di Rosy Bindi, le variazioni “alla turca”, dopo i distinguo, le riserve, i paletti che si sono manifestati in direzione.

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→  aprile 16, 2013


di Angelo Panebianco

Siamo alla vigilia di una mutazione della Repubblica italiana? Le «volpi» stanno per essere sopraffatte dai «leoni»? È accaduto tante volte. Sta per accadere in Italia? Il modo in cui avverrà l’elezione del presidente della Repubblica non ci darà la risposta conclusiva ma forse chiarirà quale sia la direzione del nostro cammino. Tutto si riduce a un interrogativo: il Movimento 5 Stelle sarà determinante nella elezione del presidente, i suoi leader potranno intestarsi, di fronte alla opinione pubblica nazionale e internazionale, il titolo di king-makers ? Se ciò accadrà guadagneranno una legittimazione che li galvanizzerà e li renderà fortissimi, e anche coloro che si sono fin qui ostinati a non prendere sul serio le loro idee, la loro visione del mondo, i loro programmi, dovranno abbandonare ogni illusione. Perché nessuna delle due strategie immaginate per fronteggiare l’affermazione di questo nuovo soggetto politico reggerebbe.

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→  ottobre 11, 2012


Interventi e Repliche

E poi c’è quella del grande funzionario sovietico che va in USA per la prima volta dopo il disgelo, e chiede se il Ministero responsabile per la distribuzione della Coca Cola è lo stesso di quella del Big Mac. Ci pensavo leggendo la proposta di Massimo Sideri di istituire anche noi un ministero “per gli affari digitali”, e, il giorno prima, partecipando alla riunione di un importante istituto di ricerca, dove in cui tra politici, imprenditori, esperti del settore si è discusso di agenda digitale e di promozione delle start-up.

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→  ottobre 3, 2012


Recensione di Paolo Valentino

La denuncia di Minogue: l’etica del welfare uccide la libertà

Aveva probabilmente ragione Winston Churchill, quando argomentava che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre sperimentate finora. Ma il grande premier britannico non avrebbe mai immaginato che il suo livello qualitativo sarebbe sceso così in basso, al punto da metterne in discussione le fondamenta. E forse Churchill avrebbe condiviso molte delle critiche incendiarie e delle preoccupazioni, che Kenneth Minogue, professore emerito di Scienze politiche alla London School of Economics, formula in La mente servile. Come la democrazia erode la vita morale, uscito due anni fa in Gran Bretagna e Stati Uniti, ora finalmente pubblicato in Italia da Ibl Libri, con una prefazione di Franco Debenedetti.

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→  luglio 15, 2012


Intervista di Maria Serena Natale

Franco Debenedetti: vietando la circoncisione si finisce per impedire la pratica dell’ebraismo

«Lo Stato liberale secolarizzato vive di principi che esso stesso non è in grado di garantire». Franco Debenedetti riflette sulla recente sentenza della Corte di Colonia contro la circoncisione alla luce del paradosso formulato dal filosofo e giurista tedesco Ernst-Wolfgang Böckenförde e citato in un’analisi del quotidiano conservatore—e liberale — Frankfurter Allgemeine Zeitung. Per assicurare la libertà «interna» sulla quale si fonda, lo Stato deve in sostanza rinunciare parzialmente all’intento dichiarato di garantire la libertà stessa e assumersi la responsabilità dell’imposizione.

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