da Peccati Capitali
Mancano i soldi per la mensa scolastica dei bambini, e i genitori sdegnosamente rifiutano l’offerta di un industriale di pagarla. I vetri delle aule sono sporchi, e i genitori si danno il turno per lavarli durante i week end. Fotocopie, certificati, carta (perfino quella igienica) bisogna o pagarli o contribuire in natura. Perché stupirsi? La scuola gratuita è la scuola più cara: inevitabile, quando le tasse sovvenzionano l’offerta invece che contribuire a sostenere la domanda. Se il controllo di efficienza e di efficacia è sottratto al consumatore, se gli si leva la possibilità di scegliere, non c’è santo: e più si cerca di supplire con controlli e valutazioni, più il costo aumenta e la qualità degrada.
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