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→  dicembre 10, 2001


La questione giustizia è intrecciata, da almeno dieci anni, alle più rilevanti vi­cende politiche; occupa quotidiana­mente pagine di giornale; interessa personalmente milioni di cittadini. E invece nelle mozioni congressuali dei Ds la questione ha un ruolo secondario: nella mozione Fassino è al quindicesimo posto, in quella Morando è menzionata solo per il funzionamento del­la macchina giudiziaria.

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→  dicembre 5, 2001


L’aspetto programmatico e quello politico nella questione giustizia

La questione giustizia è intrecciata, da almeno 10 anni, alle più rilevanti vicende politiche; occupa quotidianamente pagine di giornale; interessa personalmente milioni di cittadini. E invece nelle mozioni congressuali la questione ha un ruolo secondario: nella mozione Fassino è al 15esimo posto, in quella Morando é menzionata solo per il funzionamento della macchina giudiziaria.

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→  ottobre 25, 2001


Si deve procedere con le privatizzazioni di Eni ed Enel

Portare a termine le due più importanti privatizzazioni, quella di Eni e di Enel, è il compito a cui il Governo deve ora mettere mano con decisione.
Il Governo incontra difficoltà a procedere su molti dei fronti aperti: Alitalia, Finmeccanica, le Poste, la RAI, i residui poteri delle fondazioni bancarie, le resistenze dei Comuni nei servizi pubblici locali. Difficoltà che non si disconoscono, ma che sono un motivo in più per mirare all’obbiettivo grosso, portare cioè a termine due grandi operazioni.

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→  luglio 19, 2001


Chi la invoca per Berlusconi sbaglia: bastaguardare all’Edf. Ma il ministro Lunardi?

“In cinque anni che siete stati al Governo, non potevate fare un legge che obbligasse Berlusconi a vendere?” Li ritrovassi quelli, e sono tanti, che in campagna elettorale mi rivolgevano questo rimprovero! Li porterei a riflettere un po’ sulla vicenda EDF e Montedison, che dimostra in modo esemplare quello che rispondevo loro: per legge non si riesce, per vendere le sue tv bisogna che sia Berlusconi a volerlo.

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→  febbraio 28, 2001


Intervista di Laura Cesaretti

«Ho votato, per disciplina di schiera­mento, ma non posso certo dirmi entu­siasta della soluzione trovata».
Franco Debenedetti, senatore Ds, spie­ga perché non è soddisfatto per l’atto «declamatorio» con cui il centrosinistra ha affrontato il conflitto d’interessi: «Innanzitutto il problema esiste, e lo ha perfettamente individua­to Ciampi invitando a risolver­lo. E’ un problema fondamenta­le per il Paese e per Berlusconi, se si troverà a governarlo. C’era­no due strade per affrontarlo: o un accordo con l’opposizione, oppure andare avanti facendo passare una legge forti della propria maggioranza. Non è stata scelta né l’una né l’altra».

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→  settembre 9, 1999


Forse perché era la mia prima, ma io ricordo bene la campagna e­lettorale del 1994: noi, i Progressisti della «gioio­sa macchina da guerra», ad accusare Berlusconi di essere «sce­so in campo» per difendere le sue aziende, e ad alzare il tiro contro il pericolo del Grande Fratello che corrompe e coarta la volontà degli elettori; e Bossi .i garantire che, al primo accen­no di scorrettezze da parte del suo alleato», gli avrebbe ficca­to dove si meritava «una bella legge antitrust». A leggere quel­lo di cui si sta discutendo in que­ste settimane, sembra che sei an­ni siano passati invano.

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