Archivio per il Tag »conflitto di interessi«
→ settembre 17, 2016
Le operazioni che hanno per protagonisti la Banca Popolare di Milano (Bpm) e il Banco Popolare sono di eccezionale importanza.
Perché, nel tormentato quadro del nostro sistema bancario, tra banche venete da salvare e banca toscana da risanare, tra capitali da raccogliere e sofferenze da vendere, questa è l’unica operazione apparentemente con il segno più. Perché queste sono, per dimensione e storia, le due principali banche della Lombardia. Perché così si vuole porre fine al sistema che si reggeva sul voto capitario, e che consentiva il potere delle sigle sindacali all’interno e l’influenza della politica all’esterno: le ragioni cioè che mi indussero a dare le dimissioni da consigliere della Bpm, e di cui diffusamente scrissi su queste colonne.
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→ luglio 5, 2011
Caro Direttore,
devo ringraziare Massimo Mucchetti: non fosse per lui non mi sarebbe venuto in mente di supporre lo scambio tra Franco Bernabé e Franco Romani, la marcia indietro dell’uno sulla confisca (strisciante?) della rete fissa contro la marcia indietro (definitiva?) dell’altro sull’arruolamento di Santoro alla La7. Dopodiché, “a conti fatti”, le mie riflessioni procedono in direzione opposta alle sue: Mucchetti si muove, per così dire, verso valle, e ne trae considerazioni sul conflitto di interessi e sui rapporti tra industria ed editoria; io invece guardo a monte, alla questione da cui il fatto ha origine: la questione dei diritti di proprietà sulla rete.
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→ settembre 21, 2009
Nel suo intervento, Franco Debenedetti entra nel merito dell’annosa questione italiana: il conflitto di interessi tra politica e media.
La libertà di stampa c’è
[flv]http://www.francodebenedetti.it/http%3A/www.francodebenedetti.it/wp-content/uploads/video/Matrix_21_09_2009.flv[/flv]
→ giugno 26, 2003
Cirami, immunità, Gasparri, conflitto di interessi:
l’idea è, in ogni caso, chiamare in causa Ciampi
Cirami, lodo Maccanico, Gasparri, prossimamente conflitto di interessi: c’è una linea del centrosinistra per investire direttamente il Capo dello Stato della strategia dell’antiberlusconismo? L’opposizione, in un sistema bipolare, si definisce nell’essere antagonista al capo della coalizione di governo. In Italia, l’antagonismo a Silvio Berlusconi si carica di elementi ideologici, diventa antiberlusconismo radicale, opposizione a quello che Berlusconi è, prima ancora che a quello che Berlusconi fa (o non fa).
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→ marzo 8, 2002
Buono e inutile: questo è il giudizio, più conciso che preciso, che credo si debba dare al disegno di legge Frattini sul conflitto di interessi. Buono nel senso che ha detto Sabino Cassese (sul Corriere della Sera del 1° marzo), migliorabile nel senso da lui suggerito (sul Sole di giovedì 7 marzo).
Ma inutile per risolvere il problema che occupa la scena politica italiana dal 1994: quello del rapporto tra potere politico e potere mediatico. All’art. 3 la legge precisa i due casi in cui si ha conflitto di interessi: quando il titolare di cariche di governo è in condizione di incompatibilità e quando l’atto di governo ha incidenza sul suo assetto patrimoniale. L’art. 2 precisa che l’incompatibilità è quella degli amministratori e non del proprietario.
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→ dicembre 13, 2001
Il quotidiano DS cavalca la Piazza. Ma per quelli che dissentono
A descrivere i problemi che travagliano i DS, l’Unità del 28 Novembre vale più di un congresso: un numero da conservare. Nicola Tranfaglia lamenta le 7 Tv per un solo padrone: sacrosanta denuncia, la sua, della concentrazione di tutto il potere televisivo in una sola persona. Ma denuncia contro ignoti: non ci sono stati, per lo storico torinese, colpevoli nella sinistra quando era al governo, per non aver previsto questo esito e per non avervi posto mano in 5 anni; né ci sono colpevoli ora. Resta solo il problema, un oggetto da contemplare, utile per muovere gli animi all’indignazione.
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