→ febbraio 7, 1996
La nuova legge americana, sulle telecomunicazioni, che elimina i vincoli che finora segtmentavano il mercato – tra telefonia a lunga distanza e telefonia urbana, tra cavo e telefono, tra produttori e distributori di programmi – è stata accolta con perplessità, o con esplicita preoccupazione, da alcuni nostri autorevoli commentatori.
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→ maggio 30, 1995
I servizi di pubblica utilità sono la spina dorsale dell’economia di un paese; farli funzionare con efficienza ed economia è una delle cose che un cittadino pretende dai suoi governanti. In tutto il mondo si riconosce che i governi assolvono meglio a questo compito affidandone l’esecuzione all’iniziativa privata in regime di concorrenza, limitandosi a stabilirne le regole ed a controllarne l’osservanza. Per questo, la massima parte del mio tempo da parlamentare viene dedicata a questo tema, che riguarda tutti direttamente, ed in cui mi è di aiuto l’esperienza professionale accumulata in tanti anni. Di tutti i servizi di pubblica utilità le telecomunicazioni sono i più interessanti, quelli dove l’innovazione è più vivace, quelli da cui più dipende il nostro futuro, di cittadini e di imprenditori.
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→ aprile 21, 1995
Lettera aperta a Silvio Berlusconi
Cavalier Berlusconi, «Auspico una risistemazione di tutto il settore (telefono, televisione, computer), magari anche attraverso fusioni (…) con la Stet (…)»: le confesso che la reazione stamane leggendo queste sue affermazioni, è stata di stupore. L’argomento non era nuovo, da tempo correvano voci, autorevoli personaggi le avevano captate e rimandate. Ma io non ci credevo troppo, mi sembrava prodotto di esazerazione di commentatori, non proprio benevoli nei suoi riguardi.
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→ aprile 1, 1995
Liberalizzazione della TV via cavo e assetto del settore dell’energia elettrica: questi i due temi che mi hanno particolarmente impegnato in questi mesi. Due temi che solo superficialmente possono apparire specialistici, mentre sono di straordinario interesse per tutti e non solo perché tutti, privati e imprese, paghiamo le bollette della luce e del telefono, o perché guardiamo la televisione. Vediamo perché.
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→ settembre 18, 1994
La Germania arresta i nani alla frontiera con la Polonia (ma si precisa che si tratta delle statuine in gesso dei compagni di Biancaneve). La Svizzera dichiara guerra alla Cina (per la riproduzione del famoso coltellino con lo scudo crociato e l’arco di Guglielmo Tell).
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