Un aspetto importante dell’anomalia italiana è caduto: da oggi infatti chiunque voglia svolgere attività di collocamento, di mediazione tra domanda e offerta di lavoro potrà farlo alla luce del sole, e non nella semiclandestinità finora consentita dalla tolleranza dei giudici. La Corte di Giustizia del Lussemburgo, massimo organo giurisdizionale dell’Unione Europea, ha decretato che assicurare il monopolio al collocamento pubblico, in quanto inefficiente, costituisce* abuso di posizione dominante: e ha condannato l’Italia per violazione della libertà di iniziativa garantita dal trattato di Roma.
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