→ novembre 15, 2003
Lettera del Sen. Debenedetti a Paolo Mieli
Caro Mieli,
offrire garanzia di comprendere senza cedimenti nella propria visione politica anche forze che si richiamano a ideologie del passato o che raccolgono proteste più recenti, è, caro Mieli, condizione necessaria per conquistare i voti dell’elettorato moderato.
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→ giugno 12, 2003
Una proposta per il centrosinistra: affrontare le questioni indipendentemente dal premier
“Ma quando vi decidete a mandare a casa Berlusconi?” questa, che mi rivolge una manifestante in Piazza Navona è, ovviamente, una battuta. Ma che rimanda a un tema serio, con cui il centrosinistra è alle prese dal 13 Maggio 2001 – dal giorno cioè della vittoria della Casa delle Libertà : che ruolo dare, nella propria strategia politica, alle due “anomalie” di Berlusconi, la questione giudiziaria e quella televisiva.
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→ giugno 5, 2003
Una proposta per l’Ulivo
Il centrosinistra al Senato voterà oggi conto la legge che sospende i processi a carico delle più alte cariche dello Stato; sosterrà che, per introdurla, non basta una legge ordinaria, ma una legge costituzionale, con il suo lungo percorso della doppia lettura a distanza di 3 mesi, ed eventuale referendum confirmatorio.
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→ aprile 17, 2003
L’esito della guerra modifica i rapporti interni
Qualcosa sta cambiando nei rapporti di forza interni al centrosinistra. Piero Fassino, alla convenzione dell’Ulivo, denuncia l’incompatibilità tra le varie cariche di Sergio Cofferati – la Di Vittorio, Aprile, la direzione Ds – e richiama perentoriamente alla disciplina di voto in aula. Margherita e Ds votano a favore della missione in Iraq, senza preoccuparsi di rincorrere il dissenso di Verdi e Comunisti italiani. Michele Salvati lancia una provocatoria proposta di razionalizzazione: i riformisti radicali da una parte, sotto la guida di Cofferati, e i riformisti moderati con Margherita in un nuovo Partito democratico, guidato da Prodi. «Il centrosinistra non è in sé debole», annota di rimando Sergio Chiamparino.
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→ gennaio 10, 2003
La spaccatura nel centrosinistra parte da lontano: è una questione di terminologia
A volte anche la parola, come la “bocca baciata” cantata da Fenton nel Falstaff verdiano, “non perde ventura, anzi rinnova come fa la luna”. E’ il caso di “riformisti”, un’espressione che a Mario Pirani su Repubblica, nella sua recensione del nostro “Non basta dire no!” (Mondadori, 2002), appare logorata dal tempo, e resa ambigua dai molti usi a cui l’ha piegata oltre un secolo di storia.
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→ luglio 19, 2002
Il timore di perdere è il vero guaio dei DS
“Non si potendo ottenere le cose grande senza qualche pericolo, si debbono le imprese accettare ogni volta che la speranza è maggiore della paura”.
La frase di Guicciardini offre qualche spunto di riflessione ai partiti dell’Ulivo, e in particolare al mio partito, i DS. Prima di tutto: quali sono “le cose grande”.
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