→ Iscriviti

Archivio per il Tag »Carlo Calenda«

→  giugno 15, 2024


Al direttore.

“Vare, Vare redde mihi legiones”, ripeteva piangendo Cesare Augusto, disperato per la sconfitta subita da Publio Quintilio Varo a opera dei germani, in cui i romani perdettero il 10 per cento delle loro forze militari. Sono poco meno dell’8 per cento coloro che credettero in Renzi e Calenda, e ora piangono i loro voti perduti. Varo fu ucciso nella battaglia di Teutoburgo, i nostri condottieri potranno meditare sui loro errori. E porvi riparo. Un caro saluto.

leggi il resto ›

→  febbraio 25, 2021


Da come Draghi affronterà i due dossier rete unica e concessioni autostradali, si capirà finalmente il ruolo e il peso del capitale pubblico nelle imprese. L’analisi di Franco Debenedetti

Non bastasse quello del divieto di licenziamento, la lista dei temi ereditati dal governo Draghi in materia di rapporti con l’industria è affollata di problemi. Due spiccano tra tutti, la rete telefonica e la rete autostradale: da come verranno affrontati e risolti si capirà qual è la politica del governo Draghi su un tema cruciale, di politica economica ma non solo: il ruolo e il peso del capitale pubblico nelle imprese.

leggi il resto ›

→  aprile 14, 2018


“Lo Stato non sta prendendo il controllo di TIM. Riteniamo che una rete unica separata e neutrale corrisponda all’interesse generale. Pensiamo che un modello public company sia preferibile ad un controllo che ha mostrato limiti.” E’ perentorio, secco, sintetico il tweet di Carlo Calenda. Con l’occasione di precisare gli obbiettivi dell’intervento, annuncia un rovesciamento totale della politica governativa: finora costruire una seconda rete, adesso avere una rete unica.

leggi il resto ›

→  gennaio 16, 2018


In questo clima pre-elettorale, in cui abbondano proposte e programmi che si direbbero fantasiosi se non fosse che suscitano aspettative nei cittadini perché siano realizzate, e timori nei mercati che lo siano davvero, è positivo leggere la proposta firmata da due personaggi di spicco, del governo e del sindacato.

Nella proposta si premette che il deficit non dovrà superare lo 0,9%, e che scaricare i costi delle “riforme” sulla fiscalità generale è “l’equivoco alla base di decenni di irresponsabilità finanziaria”.

leggi il resto ›

→  gennaio 4, 2017


Tout se tient. Ma tenere insieme in una pagina un ragionamento che, partendo dal sistema paese, attraverso inclusione sociale, contrasto del populismo, valori della società aperta, tutela più assertiva degli asset, moral suasion per Mediaset, muso duro per Montepaschi, progetto di nuova Europa dei fondatori, settori prioritari di investimento, reddito di inclusione, occupazione e dumping sociale, legge elettorale, governo Gentiloni come ponte per un governo Renzi che metta in sicurezza il sistema paese, così chiudendo con eleganza l’arco retorico che proprio di lì aveva preso le mosse: beh, è un pezzo di bravura di cui bisogna dare atto al ministro Carlo Calenda, e a Mario Sensini che l’ha intervistato. Pauca minora canamus: io mi limiterò a elaborare su uno dei punti, quello della rete di grandi imprese come tutela degli asset strategici.

leggi il resto ›

→  luglio 18, 2014


Dire che i dibattiti su flessibilità e crescita sono rimasti finora su piano dell’indeterminatezza, come scrive Carlo Calenda sul Sole di martedì, è un eufemismo: sarebbe più esatto dire dell’ambiguità, ambiguità voluta, in modo da poter presentare l’esito di una discussione nel modo politicamente più conveniente.

leggi il resto ›