Quando si parte male, è difficile correggere la rotta: rimediare ad una legge con un difetto di fondo, può produrre anche effetti negativi. È quello che potrebbe accadere con la legge sui mutui bancari, da oggi all’esame del Senato.
Nel febbraio 1996, sull’onda emotiva di fatti criminali gravissimi, il Parlamento a Camere già sciolte modificava gli articoli. 644 c.p e 1815 c.c., stabilendo che è l’entità del tasso — una volta e mezzo quello medio — a determinare il reato di usura; tassi superiori sono usurari e, se fossero convenuti, la clausola sarebbe nulla e non sarebbero dovuti interessi. A seguito della nostra entrata nell’euro i tassi medi sono calati, quelli pattuiti nei periodi di alta inflazione oggi si trovano oltre la soglia che definisce l’usura.
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