Il libro di Antonio Tatò uscito quasi in contemporanea con quello del leader DS
A “Caro Berlinguer”, le note e appunti di Antonio Tatò al leader del PCI negli anni 1969-84, ci si può avvicinare come a una preziosa testimonianza del passato, oppure come a pagine di un libro ancora aperto. E’ Piero Fassino, il leader della forza politica che di quel PCI è evoluzione diretta, a dirci che la scelta obbligata è la seconda. Nel suo recentissimo “Per passione”, Fassino così chiosa la scomparsa di Berlinguer: “il partito si scopre orfano, non solo di un leader carismatico e autorevole, ma anche di una strategia, di una politica, di una prospettiva… ci sarebbe bisogno di un colpo di reni, di quella ‘svolta’ che invece arriverà soltanto nell’89…”. Lama non viene allora scelto come successore, “perché troppo riformista”.
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