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→  dicembre 18, 1998


Il travagliato iter della legge sulle fondazioni bancarie si é finalmente concluso: per evitare un altro passaggio al Senato, ed il conseguente ritardo, la Camera ha approvato la legge che dà al Governo i criteri per predisporre i decreti delegati, accompagnandola con due ordini del giorno “pesanti”, assistiti da una garanzia altrettanto pesante, quella personale del Ministro Ciampi. L’esito un po’ contorto richiede di far il punto su che cosa ne é divenuto degli aspetti fondamentali della legge: dismissione delle banche; impiego dei proventi delle dismissioni; nomine e statuti.

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→  dicembre 7, 1998


La legge sulle fondazioni bancarie, che in settimana sarà nuovamente discussa dalla Camera, tocca due argomenti. Uno riguarda le fondazioni: che nuova missione affidargli? La legge é efficace ad ottenere che le fondazioni si riorientino a questa nuova missione? L’altro riguarda le banche: quale conseguenze ha la legge sui loro assetti proprietari? quale sull’efficienza del sistema economico?

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→  novembre 14, 1998


Al Direttore.

Come fare uscire le fondazioni dalle banche, per fare che cosa, come investire i proventi delle dismissioni; questi i tre temi da affrontare con la legge sulle fondazioni bancarie. Ecco come il Senato li ha risolti.

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→  luglio 28, 1998


Si avvicina il momento cruciale del passaggio in commissione al Senato del disegno di legge delega sul riordino delle Fondazioni bancarie. Il dibattito sulla vendita delle banche è scivolato in secondo piano: le Fondazioni che vogliono vendere lo stanno facendo sotto la spinta delle forze di mercato, gli incentivi fiscali appaiono sempre più un abbellimento superfluo. La vera questione che resta aperta riguarda il patrimonio, la possibilità che le Fondazioni lo usino per partecipare al controllo di società quotate.

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→  luglio 24, 1998


Giano bifronte, questo il simbolo che si dovrebbe scegliere per il problema delle casse di risparmio: a indicare non solo l’incompiuta separazione tra fondazioni e banche, ma anche la doppiezza e l’ambiguità che sembrano inseguire questo problema come una maledizione. Ora l’ambiguità rischia di diventare definitiva, di diffondersi e contagiare anche il sistema delle società private: se la legge in discussione in questi giorni al Senato non dovesse essere emendata.

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→  luglio 10, 1998


Cosa accadrebbe se la proposta di legge sulle fondazioni bancarie non venisse modificata?

Molto si é fatto con la riforma Draghi per rendere più efficaci le regole di governo societario, per aumentare la trasparenza del mercato dei diritti di proprietà e la contendibilità nel controllo. Oggi c’è il rischio di fare un passo indietro, introducendo invece elementi di opacità e di inefficienza. E’ quello che accadrebbe se la proposta di legge sulle fondazioni bancarie, di cui inizia la discussione in Senato dopo un travagliato passaggio alla Camera, non venisse modificata.

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