→ ottobre 20, 2009
Il tempo di Berlusconi: un’era è finita
È stato eletto e rieletto perché gli italiani vogliono limitare i sindacati e i pm, pagare meno tasse, scegliere da chi farsi guidare
Dopo l’ultima estate, la fine anticipata del ciclo politico di Berlusconi è parsa diventare una concreta possibilità; è quindi aumentata la tensione a centrare questo obiettivo. Che un ciclo politico così lungo dovesse finire, era scontato. Ma c’è modo e modo. E nel modo in cui la retorica politica sta contribuendo al framing delle particolari condizioni in cui la lunga corsa del Cavaliere verrà a finire, c’è un rischio grosso: corriamo il pericolo di buttar via più di 15 anni della nostra storia.
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→ ottobre 15, 2009
Al Direttore
A leggere i giornali italiani, anche quelli grandi, i Nobel quest’anno sarebbero andati ad economisti scettici sulla capacità del mercato di autoregolarsi, dubbiosi dell’utilità delle privatizzazioni, favorevoli all’intervento dello Stato.
La realtà è esattamente il contrario: Oliver Williamson, proseguendo nel solco della lezione Ronald Coase, mostra come sia più efficiente quando è l’impresa e non i regolatori a determinare i limiti di integrazione organizzativa e proprietaria; Elinor Ostrom ricerca quali siano le condizioni in cui soggetti privati trovano intese cooperative senza bisogno di interventi statali.
Proprio vero che ognuno guarda i fatti, e a maggior ragione quelli che avvengono fuori da casa propria, con gli occhiali della propria cultura quando non dei propri pregiudizi.
Franco Debenedetti
→ ottobre 12, 2009
Dieci grandi esperti indicano i termini più d’attualità e quelli destinati all’oblio
Abs, cartolarizzazione, cdo: quali sono le parole, i neologismi sorti nel corso della crisi economica 2007-2008 cui possiamo dire addio? Quali termini finiranno (o vorremmo vedere finire) nel cassetto, nella speranza di non dover fare più i conti con il loro significato negli anni a venire? E quali termini invece potrebbero tenerci compagnia nei prossimi anni, arricchendo il dibattito e il nostro vocabolario quotidiano? L’abbiamo chiesto a dieci dei maggiori economisti italiani. A ognuno è stato domandato di individuare due termini, nati sulle labbra degli esperti per arrivare sulla bocca della gente comune, che abbiamo contrassegnato – nel male, quindi “out” – e siano destinati a contrassegnare – nel bene, quindi “in” – l’evoluzione dei cicli economici trascorsi e futuri. Parole da cui liberarsi quasi fossero zavorre, insomma, e vocaboli cui attaccarsi nella speranza che i sistemi economici siano più solidi e vigilati di un tempo. La risposta? Meno scontata di quella che si possa immaginare, come si può vedere dalle loro testimonianze raccolte qua sotto.
a cura di Luca Davi
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→ luglio 11, 2008
L’appuntamento del venerdì sera di Nessuno TV fa il punto della situazione sulla politica dell’ultima settimana. Tra gli ospiti: Piero Fassino, Alberto Arbasino, Emma Bonnino.
Dopo gli Approdi di Ulisse, appuntamento bisettimanale di Nessuno Tv, il giornalista Aldo Torchiaro torna con una nuova trasmissione, Il Divano di Franco – tutti i venerdì alle 22.30 sul canale 890 di Sky. Il format offre al pubblico di Nessuno Tv e degli oltre venti canali collegati, uno spazio finora inedito nel panorama dell’informazione italiana. Al contempo colloquiale e vivace, dialettico e articolato, il programma affronta l’attualità della settimana attraverso gli approfondimenti, i retroscena e le analisi sviluppate da Franco Debenedetti, insieme con l’ospite di ogni giornata.
11 Luglio 2008 – Ospite Piero Fassino
La collocazione internazionale del PD
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→ luglio 6, 1996
Numerose sono le voci che si sono levate a esprimere la preoccupazione per l’invasione dei turisti che il Giubileo porterà a Roma. Alberto Arbasino ha manifestato il proposito di fuggire, prendendosi una lunga vacanza sabbatica. Paolo Baratta ha elaborato, ed Eugenio Scalfari ha diffuso, un progetto per incanalare le turbe, in ricordo di quando a Roma ci si recava in pellegrinaggio, su itinerari pedonali, mediante opere provvisorie che, come il teatro insegna, possono essere di grande fascino. Per spostarsi a piedi, aggiungo io, dovrebbero trovare il centro di Roma libero da macchine: renderlo tale permanentemente, dopo averlo sperimentato per un anno. sarebbe il miglior risultato del Giubileo per Roma.
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