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→  aprile 15, 2012


di Milena Gabanelli, Stefania Rimini

Perché Serve Imparare a non Usare Contanti

È stato ucciso per 300 euro il salumiere quarantenne, padre di due figli, nella rapina di venerdì scorso a Ruvo di Puglia. L’ ennesima tragedia che si aggiunge alla lista già lunga di benzinai, tabaccai, farmacisti, gioiellieri trucidati per rubare l’ incasso. Ci sono anche le vite umane dentro al prezzo incalcolabile di un’ abitudine tutta italiana: pagare in contanti. Da noi la percentuale arriva al 91% delle transazioni, contro il 59% della Francia il 65% del Regno Unito.

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→  aprile 14, 2012


di Lamberto Dini e Natale D’Amico

Caro direttore, in questi giorni i mercati hanno di nuovo dato segnali di sfiducia nei confronti del nostro debito sovrano II famigerato spread (la differenza fra il rendimento dei nostri titoli e quello degli analoghi titoli tedeschi) è tornato a salire. Ciò avviene nonostante le ingenti manone di correzione dei conti pubblici messe in campo nel 2011, specie dal governo Monti, che hanno portato la pressione fiscale su famiglie e imprese a un livello record sia rispetto alla nostra storia passata sia nel confronto internazionale.

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→  aprile 8, 2012


di Guido Rossi

Se per una sorta di Odissea nello spazio e nel tempo, ad esattamente quattro secoli di distanza, rivivesse il grande filosofo Francesco Bacone, scoprirebbe che questo periodo, lungi dall’aver abbandonato ogni sorta di ideologie come si è soliti sostenere, s’è abbarbicato a fantasmi metafisici ancor più gravi. Bacone non avrebbe alcuna difficoltà a qualificare come “idola fori” (idoli del mercato) che sfuggono alla realtà, ma tuttavia condizionano i comportamenti umani e in modo particolare quelli dei governanti, quei principi ideologicamente indiscussi e a loro volta componenti di una catafratta ideologia. La tesi che all’inizio della crisi economica pareva destinata a esser messa in discussione, ma non lo è, sta tutta nel riconoscimento di astratti e opachi sovrani che vengono chiamati “mercati”, e che paiono comandare il mondo.

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→  marzo 3, 2012


di Giuliano Ferrara

Sarebbe una trasandatezza far finta di niente, via. Con le dimissioni di Berlu­sconi e l’avvento di Monti di qui alla prima­vera elettorale del 2013 è successo qualco­sa. E per far ripartire la democrazia politi­ca sospesa bisogna capire nella sostanza che cosa sia successo davvero. Fate come me, prendete un foglio bianco e segnate i punti di divisione degli scorsi vent’anni su una colonna, sull’altra gli obiettivi comuni ai governi di ogni segno e alle diverse cul­ture politiche, comuni a “tutti” (escluse le ali più radicali). Vedrete che, alla luce del­la crisi e del montismo tecnocratico, “tut­ti” è parola nuova.

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→  febbraio 26, 2012


di Alessandra Aracchi

Lentamente muore, Pompei. Al di là del clamore di crolli imponenti e fragorosi. Lentamente muoiono, gli scavi archeologici più famosi del mondo. Guardare, per credere.
Le tre foto che pubblichiamo qui sopra basterebbero da sole. Ma purtroppo sono soltanto un esempio. Appartengono ad un album fin troppo documentato e cospicuo. Sono state scattate qualche giorno fa. Obiettivi implacabili sopra un patrimonio dell’umanità gettato alle ortiche. Allo sbando. La parola manutenzione ordinaria non esiste nel vocabolario di chi gestisce oggi il patrimonio di Pompei.

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→  febbraio 19, 2012


di Massimo Mucchetti

Facebook è valutato tra i 75 e i 100 miliardi di dollari, con 3,7 miliardi di fatturato, 1 miliardo di utile e 3200 impiegati, mentre la Boeing capitalizza 56 miliardi, ha un utile di 4 e dà lavoro a 16o mila persone. Mucchetti si interroga perplesso sulla “cattiveria” intrinseca di Facebook nei confronti della Boeing che dà da lavorare a tanta gente in più. Ma se ci mettessimo dalla parte degli azionisti il discorso sarebbe semplice. Facebook è meglio organizzato e produce più ricchezza con meno persone. Mucchetti pagherebbe 4 idraulici quando ne potrebbe pagare solo uno?». Trascrivo questa mail di Giuseppe Vatinno, responsabile nazionale dell’Api, perché sollecita alcuni chiarimenti.

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