→ giugno 17, 2002
Il Senatore dell’Ulivo critica l’esecutivo per la sua mancanza di determinazione
Ha ricompattato l’unità sindacale e ha diviso la compagine governativa; ha dovuto subire il primo sciopero generale dopo vent’anni; ha propiziato il successo di una oceanica manifestazione indotta dalla CGIL, che ha riscosso consensi e partecipazioni anche fuori dalla propria base; ha irritato e preoccupato i grandi industriali, senza accontentare i piccoli e medi, indebolendo la posizione del Presidente di Confindustria; ha reso più conflittuali le relazioni industriali, in cui sono riecheggiate accuse che non si udivano da anni e si sono rimessi in circolo sospetti di discriminazioni; si vede costretto a mettere a carico del bilancio dello Stato risorse non previste per una parziale ed affrettata riforma degli ammortizzatori sociali.
leggi il resto ›
→ maggio 30, 2002
Da Bertinotti la proposta per un referendum sull’art 18.
“Come se la lezione francese non fosse bastata”: è risaputo che la sinistra, divisa, perde. Stupefacente che, a dirlo, sia Fausto Bertinotti: leggere, per credere, la sua intervista a Repubblica di ieri. Stupefacente ricordando il passato, la caduta del governo Prodi, il mancato accordo sulle candidature al Senato nelle ultime elezioni; ancor più stupefacente detto a proposito del referendum per cui Bertinotti vuole raccogliere le firme, un referendum con cui si chiede che venga abrogata la norma per cui l’art. 18 non si applica alle aziende con 15 dipendenti o meno.
leggi il resto ›
→ aprile 19, 2002
Sconfitta del Governo
Fa una giusta osservazione Jas Gawronski quando constata che il 16 aprile è stato un (grande e riuscito) sciopero e non una spallata al Governo, quando si compiace che proprio lo sciopero abbia reso chiaro a tutti che la piazza protesta e il Governo governa.
leggi il resto ›
→ aprile 19, 2002
Basta copiare dalla Spagna
Mettiamo che ora il governo, passato lo sciopero, pensasse di giocare come unica carta quella di buttare sul piatto risorse ai nuovi ammortizzatori sociali. Sarebbe un azzardo costoso. Per dividere le confederazioni dovrebbe ricorrere a rilanci su rilanci. Trovandosi già a dover fronteggiare gli effetti di un onerosissimo contratto del pubblico impiego; a provvedere alla copertura della decontribuzione, contropartita richiesta da Confindustria per devolvere i flussi del tfr alla previdenza complementare; e in presenza di andamenti tendenziali del deficit che destano preoccupazione.
leggi il resto ›
→ aprile 11, 2002
Il prossimo convegno di Parma sarà l’occasione per gli industriali di confrontarsi con il mondo politico sui temi che interessano l’industria e il Paese
Come tutti gli anni, anche il prossimo convegno di Parma sarà l’occasione per gli industriali di confrontarsi con il mondo politico sui temi che interessano l’industria e il Paese. In (molti) paesi avanzati come l’Italia è ormai acquisito che il compito dell’impresa è essenzialmente quello di produrre ricchezza, e che questo fanno se la loro prima loyalty è verso gli shareholder. Compito della politica è invece individuare, e dell’amministrazione pubblica realizzare, le condizioni perché le imprese possano esprimere al massimo le proprie potenzialità, e perché i cittadini possano realizzare i loro individuali progetti in un orizzonte di equità, sicurezza, stabilità, e perché ad essi vengano assicurati i servizi che il mercato non fornisce.
leggi il resto ›
→ aprile 4, 2002
Sul campo di battaglia dell’art. 18 si contano le perdite
Non interessa più alle grandi imprese; non interessa alla Confcommercio; ne farebbero volentieri a meno ampi settori della maggioranza; sono messi in un angolo coloro che a sinistra avevano avanzato proposte per il suo superamento: sul campo di battaglia dell’art. 18 si contano le perdite.
leggi il resto ›