Venezia, 10 maggio 2016
Milano, 12 maggio 2016
Il rebus (irrisolto) della politica industriale
Guarda il podcast della presentazione di Milano: Di Vico, Giavazzi, Prodi, Garavoglia – ma anche Romiti e Tronchetti Provera – e naturalmente l’autore col suo libro!
Torino, 16 maggio 2016
Roma, 24 maggio 2016
Guarda le foto della presentazione del libro di Franco Debenedetti a Roma, 24 maggio 2016
Vicenza, 09 giugno 2016
I Libri di Città Impresa
Torino, 13 giugno 2016
Bari, 30 giugno 2016
Rassegna Stampa
Franco Debenedetti questa sera a Bari
Si presenta oggi a Bari, alle 19.30 al Circolo della Vela, (sede Margherita, ingresso libero), il libro «Scegliere i vincitori, salvare i perdenti» (Marsilio ed.), un saggio sullo Stato imprenditore in un’analisi critica di Franco Debenedetti.
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Politica industriale impresa a perdere
«Qualcuno dovrebbe spiegarmi in virtù di cosa lo Stato potrebbe organizzare una buona politica industriale. Ditemelo, perché io non l’ho mai capito». S’inizia da qui, da un durissimo affondo che non concede spazio a deroghe e mediazioni, il ragionamento di Franco Debenedetti, già senatore in quota Pds e Ulivo, attuale presidente dell’Istituto «Bruno Leoni», nonché autore del volume Scegliere i vincitori, salvare i perdenti (Marsilio).
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Roma, 5 luglio 2016
Rassegna Stampa
Aiuto, all’Antitrust c’è Debenedetti
Nella prestigiosa sede romana dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, per tutti Antitrust, in genere si presentano pubblicazioni istituzionali. Stavolta invece l’Authority guidata da Giuseppe Pitruzzella ha deciso di ospitare la presentazione dell’ultimo volume di Franco Debenedetti, ex parlamentare e soprattutto fratello di Carlo De Benedetti (staccato, perché gli piace così), numero uno del gruppo Espresso-Repubblica: Scegliere i vincitori, salvare i perdenti è il titolo del volume edito da Marsilio.
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Napoli, 6 luglio 2016
Rassegna Stampa
Debenedetti, un liberista nella città statalista
Ha scritto un libro contro l’«insana idea» della politica industriale, intesa sia come prassi sia come ideologia («Scegliere i vincitori, salvare i perdenti», Marsilio editore). E oggi Franco Debenedetti ha anche l’ardire di venire a presentarlo a Napoli. L’appuntamento è alle 18 a Palazzo Partanna con Ambrogio Prezioso, Antonio Bassolino, Paolo Cirino Pomicino e Antonio D’Amato. Perché l’ardire? Perché pure essendo Napoli la città di Croce e del pensiero liberale, qui di liberismo economico se n’è sempre masticato molto poco. E quasi mai in pubblico: sarebbe un po’ come professarsi juventini in curva B al San Paolo.
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Stato o mercato? Contano le regole
Metti un liberista dichiarato, un comunista, un democristiano e due industriali intorno allo stesso tavolo. Tre su quattro diranno, in modi diversi e punzecchiandosi, che serve alla fine “più Stato e più mercato”. E due su quattro non lesineranno critiche al Presidente del Consiglio. A Palazzo Partanna, sede dell’Unione Industriali, accolto dal Presidente Ambrogio Prezioso, Franco Debenedetti presenta il suo “Scegliere i vincitori, salvare i perdenti”, con Antonio Bassolino, Paolo Cirino Pomicino e Antonio D’Amato, moderati da Marco Demarco.
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Debenedetti: la politica industriale non serve lo dimostrano i fallimenti dei gruppi pubblici
Mps è il tipico esempio dei mali italiani, in cui il legame tra politica e imprese in questo caso una banca ha finito per produrre danni al sistema economico, come scarsa competitività e maggiori oneri a carico dei contribuenti. Così Franco Debenedetti, presidente dell’Istituto Bruno Leoni, che ieri a Napoli ha presentato all’Unione industriali il libro «Scegliere i vincitori, salvare i perdenti».
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Il Capitalismo nella Prima Repubblica nel libro di Debenedetti
La politica industriale? Un’idea insana”. A dirlo, e a scriverlo in un libro appena uscito intitolato “Scegliere i vincitori, salvare i perdenti” è Franco Debenedetti, imprenditore dall’azienda di famiglia, alla Fiat, dall’Olivetti, alla Sasib; poi senatore per il Pds e l’Ulivo dal 1994 e il 2006, autore di numerose pubblicazioni su temi economici e politici.
Nel suo libro, presentato all’Unione industriale di Napoli, parla dei partiti della Prima Repubblica e della loro idea di “capitalismo delle partecipazioni statali, delle privatizzazioni degli anni ’90, e delle aziende che non erano private, anche se privatizzate, come Telecom, e del governo Renzi”.
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Cortina, 29 luglio 2016
Lodi, 05 settembre 2016
Rassegna Stampa
Gli errori della politica industriale, a Lodi il nuovo volto di Forza Italia
Un’idea trasversale agli schieramenti politici e ai ceti sociali, l’idea che l’economia di uno Stato necessiti di una politica industriale. Questo il concetto che Franco Debenedetti, presidente dell’Istituto Bruno Leoni, cerca di sradicare con il suo “Scegliere i vincitori, salvare i perdenti”, presentato ieri sera all’appuntamento di Lodi Liberale insieme a Stefano Parisi, manager, ex-direttore di Confindustria e volto nuovo del centreodestra nazionale.
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Parisi inaugura gli incontri di Lodi Liberale
È iniziato ieri sera in Sala Granata, davanti a un folto pubblico e con due relatori d’eccezione, il nuovo ciclo di incontri dell’associazione Lodi Liberlae. Il tema affrontato è stato quello della politica industriale, sulla quale sia Franco Debenedetti, autore di “Scegliere i vincitori, salvare i perdenti”, sia Stefano Parisi, manager e candidato sindaco alle passate elezioni di Milano, hanno espresso un’opinione molto chiara: l’intervento dello Stato nelle decisioni prese dalle industrie è da considerarsi un atteggiamento dannoso per la crescita economica ed è necessario superare tutte le resistenze del caso per superare questa mentalità.
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L’iniziativa privata corre più velocemente dei governi
Caro Direttore, lunedì 5 settembre sono riprese le nostre serate con la presentazione del libro di Franco Debenedetti “Scegliere i vincitori, salvare i perdenti” insieme all’autore e Stefano Parisi. Non più tardi di qualche giorno prima, la mezzobusto di un importante TG nazionale annunciava, con fiducioso compiacimento, l’intenzione del governo di stimolare la ripresa del sistema Italia destinando fondi pubblici ad investimenti “di qualità”.
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Brescia, 05 ottobre 2016
Rassegna Stampa
Debenedetti: “Così la politica industriale è divenuta insana”
Le partecipazioni statali: una buona idea che si è incancrenita, in un Stato sostituendosi al mercato
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Alessandria, 11 ottobre 2016
Università degli Studi di Bergamo, 26 ottobre 2016
Padova, 28 ottobre 2016
Rassegna Stampa
“Lo Stato faccia il suo dovere non il mercato”
Franco Debenedetti è stato molte cose nella sua vita. Ha lavorato nell’azienda di famiglia, un’aziendina di meno di 100 dipendenti diventata la Gilardini, una piccola conglomerata quotata in Borsa; successivamente alla Fiat, direttore del settore Componenti; alla Olivetti, amministratore delegato per 14 anni; e poi ha fondato aziende innovative, per tre legislature ha fatto il senatore, Progressisti, Ulivo, DS. Ha assistito, insomma, da una posizione privilegiata a 60 anni di politica italiana. Ma accanto all’esperienza diretta c’è la passione per lo studio, la voglia di dire in pubblico le sue idee, e oggi lo fa come Presidente dell’Istituto Bruno Leoni, oltre che i suoi interventi sui giornali e coi suoi libri.
L’ultimo di intitola “Scegliere i vincitori, salvare i perdenti” (Marsilio, pp.336, 18 euro) e come recita il sottotitolo, si occupa di “L’insana idea della politica industriale”.