di Alberto Bisin, Natale D’Amico e Franco Debenedetti
Il lock down impone a tutti grandi sacrifici, lo reggiamo solo perché è evidente a chiunque che, in questa situazione, è il solo rimedio possibile. Ma l’ansia crescente con cui leggiamo il bollettino di guerra, non ne è la conseguenza inevitabile: dipende dalla carenza di analisi scientifiche per capire e spiegare cosa sta succedendo. E non può essere diversamente: perché manchiamo di dati oltre ai numeri, giornalieri e progressivi, di contagiati, guariti, morti. Certo di questo virus anche gli esperti conoscono poco, come sceglie le sue vittime, come le assale, come muta, se chi guarisce si può considerare immunizzato. Ma ci sono fatti che conosciamo o altri che potremmo conoscere se solo avessimo dati accurati su cui basare analisi attente.
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