Per evitare un colpo di mano nel settore dell’elettricità

febbraio 1, 1996


Pubblicato In: Varie


Il 21 dicembre scorso il sen. Debenedetti, con altri colleghi di diversi schieramenti, ha presentato l’interpellanza che qui riportiamo. Con essa ha voluto denunciare, e cercare di bloccare, il tentativo di pregiudicare i futuri assetti del settore dell’energia elettrica. Tale settore, infatti, al pari di altri servizi pubblici oggi gestiti in regi­me di monopolio da aziende pubbliche, vedrà la privatizzazione dell’Enel e una diversa organizzazione di tutto il setto­re anche per gli aspetti che riguardano gli utenti. Il Parlamento nel settembre 1995 ha approvato la legge con cui sono state istituite le Autorità chiamate nel prossimo futuro a sovraintendere a tutto ciò che concerne produzione, ero­gazione e gestione dei servizi pubblici. In numeri precedenti di SD ci siamo già occupati della questione riportando le posizioni espresse dai parlamentari del Gruppo.

La firma del disciplinare – cioè dell’at­to che regolamenta l’attività dell’ENEL – tra Stato ed ente elettrico, a giudizio degli interpellanti, prima che l’Autorità competente sia costituita, mette la stes­sa Autorità di fronte a un fatto compiu­to svuotandone di significato il ruolo.

Al Presidente del Consiglio ed al Ministro dell’Industria.

Premesso

  • che la legge istitutiva delle Autorità di regolazione dei servizi pubblici attribui­sce alle medesime Autorità significativi poteri in ordine all’assetto del servizio pubblico da privatizzare e, in particola­re modo, sugli atti concessori relativi;
  • che il riassetto del settore da privatizza­re dev’essere approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato alle Commissioni parlamentari competenti per il parere;
  • che non è stato adottato il disciplinare della concessione previsto dall’articolo 14 del decreto-legge n.333/92 come convertito dalla legge n. 359/92;
  • che una bozza di tale disciplinare è stata recentemente predisposta e inviata all’Autorità Antitrust, ai sensi del comma 34 dell’articolo 2 della citata legge n.481 del 14 novembre 1995 isti­tutiva delle Autorità di regolazione, affinchè la stessa Autorità Antitrust si pronunci per quanto riguarda i profili di tutela della concorrenza;
  • che tuttavia l’Autorità di regolazione per l’energia elettrica non è stata ancora costituita;
  • che il disciplinare fa riferimento al rias­setto del settore elettrico e, quindi, della privatizzazione dell’ENEL: essa, pertan­to, costituisce di fatto un vincolo alla determinazione di tale assetto;
  • che ove la convenzione venisse firmata, in assenza o, peggio, in contrasto con i predetti pareri si ingenererebbe confu­sione e incertezza nei mercati con effet­ti negativi sulla collocazione dei titoli azionari dell’ENEL;

si chiede

se il Governo non ritenga di dover sospendere la stipula della convenzione e di astenersi da qualsiasi atto che prefi­guri gli assetti del settore prima che siano discussi e acquisiti i necessari pareri secondo le procedure previste dalle leggi vigenti.

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