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→  marzo 7, 2014


Al direttore.

Esigere le dimissioni di un sottosegretario perché indagato – ma la stessa cosa varrebbe per un parlamentare – altera l’equilibrio tra i poteri. Lungi dal proteggere i poteri di governo o Parlamento, li diminuisce, conferendo all’ordine giudiziario il potere di interferire nel loro funzionamento, alterandone gli equilibri presenti, e influenzandone i comportamenti futuri.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  febbraio 22, 2014


Il fascino segreto della patrimoniale continua a sorprendere. Un avversario politico, che dico?, una vera bestia nera della sinistra, dà un’intervista in cui dopo averne attaccato l’arma prediletta, l’Omt, il “bazooka” capace di sgonfiare gli spread al solo mostrarsi, senza bisogno di sparare un colpo, ammonisce i paesi indebitati a non credere di poter chiedere soldi all’Europa senza prima avere chiesto ai propri cittadini di metterci del loro. Tanto è bastato per arruolare anche lui nella pattuglia dei “patrimonialisti”, cioè dei fautori dell’imposta patrimoniale.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  febbraio 19, 2014


Sulla trappola in cui è cascato Barca, con le confidenze fatte allo pseudo-Vendola, si sono scatenati i pettegolezzi.
Ma se guardiamo alla sostanza politica delle sue affermazioni, dov’è la notizia? Che le identità di Matteo e di Fabrizio siano totalmente diverse è palese. La notizia è ciò di cui non si è parlato: la politica verso il Mezzogiorno. Eppure per quello che ha fatto dal 1996 ad oggi, all’OCSE, al Tesoro, all’Economia, al Governo, il nome di Barca è diventato sinonimo delle «politiche di coesione». Mentre sull’indirizzo che avrebbe potuto dare alla politica economica si sarebbe potuto discutere, non c’è dubbio che, con lui, la politica per il Mezzogiorno sarebbe stata business as usual. Eppure stiamo parlando di qualcosa che è costata 2 o 3 volte il terremoto dell’Irpinia: su questo sono caduti dei ministri, sulla politica di coesione si diventa ministro.

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Pubblicato In: Giornali, Varie
→  febbraio 15, 2014


Intervista di Antonio Vastarelli.

L’ex senatore del Pd: il potere di nomina e lo spoil system per innovare subito l’apparato.

«Reni è come un ciclista: deve pedalare per non cadere. Per questo deve espugnare i fortini del potere che ostacolano la sua corsa e bloccano il Paese: la dirigenza pubblica e il sindacato». L’ex senatore dei Ds Franco Debenedetti valuta positivamente l’irrompere del sindaco di Firenze sulla scena nazionale ma sospende il giudizio su un suo possibile governo: «Aspetto di vedere dice chi metterà nei ministeri principali e anchese avrà il coraggio di abolire l’articolo 18».

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Pubblicato In: Varie
→  febbraio 14, 2014


La mattina di venerdì 7 febbraio ho letto sulle colonne di questo giornale l’articolo in cui Leonardo Maugeri raffronta l’industria del venture capital in Usa e in Italia: «In Italia, secondo i dati di “Start Up Italia”, esistono solo 1.127 start up innovative, di cui solo 113 finanziate, per un misero totale di poco più di 110 milioni investiti nel 2013. Niente, rispetto agli oltre 10 miliardi di dollari che – nel 2013 – i soli venture capital statunitensi hanno trainato su start-up americane.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  febbraio 13, 2014


La ragione per cui tanti amano pensare che sia il naso di Cleopatra a decidere dei fatti della storia, è in fondo la stessa ragione per cui ci sono più persone che giocano d’azzardo inseguendo i “ritardi” dell’uscita di un numero al lotto o alla roulette, di quante giochino a scacchi studiando aperture e mosse di chiusura. E’ più confortante pensare che a decidere del nostro destino sia un caso al quale basterebbe poco per sottrarsi, piuttosto che il determinismo implacabile di forze e di mosse, difficile da capire e impossibile da modificare.

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Pubblicato In: Giornali, Huffington Post