→ gennaio 2, 1993
Debenedetti a Citati: l’Italia del protagonismo
“Un ‘ondata di follia aggredisce l’Italia. Una specie di delirio aggredisce il paese e non accenna a placarsi. In tutti il sogno è identico: apparire in televisione, venire intervistati, glorificare il proprio ego meraviglioso, parlare male di tutti gli altri, uomini politici, scrittori, industriali, o vicini di casa, moglie o marito.” Secondo Piero Citati, che così ne scrive su Repubblica del 27 Dicembre, “probabilmente il fenomeno non ha alcuna ragione; è una semplice invenzione della nuvola vagabonda e fantastica della storia, che vuole divertirsi a nostre spese.”
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→ gennaio 1, 1993
L’uomo è Oleg Mihailovic Scimanov, il business sono i biscotti. L’azienda che Schimanov dirige si chiama Bolshevik, e sarà, così pare, la prima azienda russa ad essere privatizzata. Già il complesso industriale è un pezzo di storia russa: la crescita di Mosca ha inglobato l’imponente gruppo di edifici, costruito 140 anni fa: ora si trovano in piena città, lungo una delle grandi arterie di scorrimento. La fabbrica occupa oltre 2000 persone, che producono quasi 300 tonnellate al giorno di biscotti, crackers e dolci.
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→ luglio 22, 1992
Dopo la manovra – sono molte le aziende pubbliche di medie dimensioni che possono essere dismesse
I commenti e le opinioni che, numerosi e autorevoli, sono stati espressi sullo storico evento delle privatizzazioni si sono prevalentemente concentrati (e divisi) sulla reale intenzione della manovra, sulla struttura tecnica ideata per realizzarla, sugli strumenti finanziari con cui attuarla, sulla questione del 51 per cento. Mi sembra tuttavia che alla passione con cui si discute del come realizzare il processo, non corrisponda un pari approfondimento del perché farlo.
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→ dicembre 21, 2024
Primo articolo di Franco Debenedetti pubblicato l’11 maggio 1945 su Freier Schweizer.
Introduzione del Prof. Georg Staffelbach.
Ė il titolo di un tema posto agli studenti di seconda ginnasio di una scuola cantonale della Svizzera interna. È incredibile ciò che sono riusciti a comporre in 40 minuti, a dimostrazione di quanto i giovani siano familiari con gli avvenimenti del mondo.
Un giovane emigrante italiano, per giunta due anni più giovane degli altri, dunque di appena 13 anni, ha scritto un tema di cinque pagine per di più in un tedesco scorrevole. Eppure ha imparato la lingua solo qui in Svizzera. Naturalmente che non possa essere totalmente neutrale glielo possiamo perdonare: non lede la nostra neutralità se qui riportiamo il suo svolgimento.
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