→ gennaio 24, 1994
Quanti posti di lavoro sarebbero sufficienti per fare i beni che oggi vengono prodotti, applicando il massimo livello di tecnologia disponibile? Il calcolo, per la Germania, porterebbe ad una disoccupazione del 38%: e per l’Italia non sarebbe probabilmente molto diverso. L’assurdità sta nel metodo o nell’impostazione concettuale con cui viene affrontato il problema della disoccupazione?
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→ gennaio 1, 1994
Come reagiranno i mercati finanziari? ci si è chiesto con preoccupazione, noti che furono gli exitpoll delle ultime elezioni. Pochi giorni prima si era nuovamente agitato il sospetto di manovre della “speculazione internazionale”.
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→ dicembre 17, 1993
L’aumento prepotente delle nascite di figli illegittimi, cioè venuti al mondo al di fuori di un nucleo familiare tradizionale, deve considerarsi una normale evoluzione dei costumi delle società metropolitane, oppure un nuovo fattore di allarme e destabilizzazione? La domanda può forse scandalizzare i laici fautori dei diritti civili, ma su di essa riflettono pure gli economisti e i sociologi.
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→ dicembre 1, 1993
A volte a far notizia non sono i fatti, ma i commenti sui fatti: è quanto è successo per l’esperimento di scissione di un embrione umano che, lanciato dal “New York Times” come donazione, scatenò indignazione di scienziati, anatemi di moralisti, catastrofismo di sociologi, diede l’occasione ai politici di stracciarsi le vesti e di avvolgersi nella bandiera:
alternativamente. Prima sui quotidiani, per più giorni a doppie pagine, poi sui settimanali, addirittura le copertine di “Time”, “Newsweek”, “Spiegel” e chissà quanti altri: adesso sarà diventato parte di quel sedimento di giudizi e pregiudizi di che è fatta l’opinione pubblica.
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→ novembre 29, 1993
Temo che, dopo l’articolo di Gianni Vattimo (“Ripensare il buon progressista” La Stampa di venerdi’), il numero di chi,come il sottoscritto, si considerava progressista si sia ridotto di molto: chi si riconosce in quella descrizione?
Progressista sarebbe colui che rifiuta le pure e semplici logiche delle leggi economiche. Il criterio rischia di produrre significative esclusioni: non vi rientrerebbe Keynes, che pur sarebbe difficile includere tra i conservatori; e tanto meno Marx, che proprio dalla ferrea logica di leggi economiche traeva la teoria dell’inevitabilità della crisi del capitale e che non risulta vedesse nella solidarietà il mezzo per travalicarne i limiti. E neppure lo stato sociale tedesco, basato su un calcolo economico rigoroso.
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→ novembre 15, 1993
I Dieci comandamenti di Deng Xiaoping per il rilancio dell’«economia di mercato socialista» – che poi di fatto significa «capitalismo alla cinese» – ci confermano come il mondo stia cambiando sotto i nostri occhi, sicché non è neppure scontato che alla fine del secolo l’Europa occidentale e l’America del Nord possano ancora considerarsi il centro propulsivo dell’economia del pianeta.
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