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→  aprile 21, 1995


Lettera aperta a Silvio Berlusconi

Cavalier Berlusconi, «Auspico una risistemazione di tutto il settore (telefono, televisione, computer), magari anche attraverso fusioni (…) con la Stet (…)»: le confesso che la reazione stamane leggendo queste sue affermazioni, è stata di stupore. L’argomento non era nuovo, da tempo correvano voci, autorevoli personaggi le avevano captate e rimandate. Ma io non ci credevo troppo, mi sembrava prodotto di esazerazione di commentatori, non proprio benevoli nei suoi riguardi.

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Pubblicato In: Giornali, Il Messaggero
→  aprile 19, 1995


I problemi di incompatibilità e di conflitto di interesse tra il Berlusconi padrone delle Tv e uomo di governo sono noti: sulla Stampa, Sergio Romano. Gianni Vattimo, Gustavo Zagrebelsky li hanno ripetutamente illustrati. Una proposta di legge per regolare la materia è ora in discussione al Senato: ma, per gli ostacoli giuridici e rischi politici, finisce per sollevare più problemi di quelli che vorrebbe risolvere.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  aprile 15, 1995


L’ordine dei medici, tra i casi in cui non sarà consentito praticare la fecondazione artificiale, ha indicato anche quello delle donne sole, non legate da uno stabile rapporto di coppia.
I problemi della bioetica sono straordinariamente complessi: può succedere che le regole, necessarie per porre limiti in un campo così delicato, abbiano implicazioni di cui non è facile cogliere tutta la portata.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  aprile 5, 1995


Il settore televisivo italiano presenta una duplice anomalia: una per l’assommarsi in Berlusconi dei ruoli di proprietario di reti e uomo di governo; l’altra per la posizione dominante della Fininvest. Le soluzioni che si propongono per risolverle presentano il rischio di rafforzare l’avversario che si vuole battere. Succede, quando si assume un punto di vista difensivo, di contenimento dei danni: e se provassimo a cambiare l’impostazione del gioco?

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  aprile 1, 1995


Il mio amico benpensante lo incontro in libreria, reparto saggi. Passeggiamo tra i titoli: Bobbio l’ha già letto, Napolitano e Occhetto pure. Frodi lo conosce da Micromega. Divertito davanti a Ricossa, si fa serioso per Lunghini. Si porta via Berselli e Salvati. Gli offro Liberai.
Arriva puntuale la domanda: «Quando andremo a votare? Ho letto che lei voleva andarci a giugno prossimo: ma come si fa con questa situazione delle Tv?»
Io: «Già: e il guaio è che più si prova a metterci mano, più il problema sembra ingarbugliarsi».

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Pubblicato In: Varie
→  aprile 1, 1995


Intervista di Franco Debenedetti a Bruno Manghi

La polarizzazione a cui stia­mo assistendo nel panorama politico italiano avrà secondo te un riflesso nell’ambito sociale? E quale?
Io sono del parere che non ci sarà un rapporto molto stretto tra pola­rizzazione politica (o meglio eletto­rale) e polarizzazione sociale. L’area di favore nei confronti di Berlusconi, infatti, è interclassista, come è interclassista l’opposizione. I sentimenti collettivi che Berlusconi interpreta sono sentimenti che tro­viamo anche nei ceti che si riconoscono nelle varie componenti del­l’opposizione. Il messaggio di Berlusconi ha successo perché è un messaggio di ottimismo.

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Pubblicato In: Varie