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→  agosto 20, 1995


Perché mai le modalità delle privatizzazioni dovrebbero essere materia di interesse solo del ministro del Tesoro, delle grandi banche, dei maggiori poteri economici? Le privatizzazioni dovrebbero diventare l’occasione per creare un mercato finanziario, in cui gli azionisti decidono con il loro voto la riallocazione dei diritti di proprietà, e sanzionano il comportamento degli amministratori. Ma allora del processo devono essere investiti anche i cittadini, che di quel mercato sono i potenziali protagonisti: questo il significato del referendum sull’abolizione della golden share, le cui firme si stanno raccogliendo.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  agosto 17, 1995


Le privatizzazioni di Enel e Stet slitteranno all’anno prossimo e il governo è costretto a presentare, come improvvisate sostituzioni alternative che a suo tempo da più parti erano state suggerite. Ciò riconosciuto, una stranezza colpisce tuttavia nel gran dibattito sulle privatizzazioni: ogni battuta di arresto viene enfatizzata, mentre l’importanza delle indicazioni in senso favorevole viene sminuita.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  agosto 11, 1995


L’emergenza Mezzogiorno, troppo spesso relegata in secondo piano, è stata oggetto negli ultimi tempi di maggiore attenzione: la proroga alle nostre inadempienze ottenuta dal ministro Masera a Bruxelles, l’approvazione della legge 244 per accelerare gli interventi in zone depresse, il nuovo piano del governo per mettere a lavoro ingenti somme non utilizzate; mentre Mastella propone di metter mano al portafogli e di lanciare un piano Marshall per il Mezzogiorno (si attende la scontata risposta di Bossi).

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  agosto 4, 1995


Pensioni e privatizzazioni, due provvedimenti necessari per aumentare la fiducia dei mercati nel nostro Paese, ridurre il differenziale del tasso di interesse, migliorare i rapporti di cambio. Le pensioni sono state approvate: invece sulle privatizzazioni si sta verificando una situazione delicata. La legge sulle autorità di settore, approvata dal Senato, e discussa alla Camera per quattro mesi, è ritornata al Senato, dove incontra l’ostruzionismo di Rifondazione e critiche migliorative della maggioranza.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  luglio 30, 1995


È noto quelli che mancano nel mondo non sono i capitali, ma le occasioni di buoni investimenti. È necessario pensare a una duplice azione: per attrarre maggior investimenti dall’estero, e per renderli rapidamente attivi. Quanto alla disponibilità a investire sull’Italia, sembra che essa sia superiore a quanto abbiamo fatto per meritarcela. stando almeno ai dati rilasciati dall’Ufficio Italiano dei Cambi, riferiti dalla Stampa del 27 luglio: un saldo del movimento di capitali positivo per 4.600 miliardi nei primi sei mesi del ’95 contro un dato negativo per 10 mila miliardi nello stesso periodo dello scorso anno, con investimenti esteri per 11.700 miliardi. Anche l’afflusso del prestito obbligazionario in yen, che ha contribuito al record della bilancia dei pagamenti, conferma la fiducia, se non nella nostra valuta, nella credibilità finanziaria del paese.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  luglio 27, 1995


Il ministro delle Poste, Agostino Gambino, tutela il monopolio delle telecomunicazioni in Italia. Franco Debenedetti, senatore progressista, ne è convinto e ieri, nel corso di un dibattito sulla liberalizzazione delle reti organizzato da British Telecom e dal Free Europe Journalist Club, ha ricordato come Gambino abbia affermato, una settimana fa alla Camera, che «limitare i diritti dell’esclusivista, attualmente, non è nell’ottica del governo». Ad avviso di Debenedetti, le dichiarazioni di Gambino «sono tutt’altro che generiche, anzi sono chiarissime», per cui «si deve prendere atto che il ministro identifica, attualmente, il proprio mandato nella tutela del monopolista».

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Pubblicato In: Giornali, La Repubblica