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→  novembre 6, 2000


Se le decisioni delle Autorità indipendenti sono oggetto di polemica è segno che sono in buona salute e che servono; che ci siano zone di sovrapposizione tra Antitrust e autorità di settore è vero e probabilmente inevitabile, e quindi non si sente il bisogno di un intervento “normalizzatore”: anche l’unica questione veramente rilevante, quella che ha visto contrapposte Consob e Banca d’Italia sul preventivo esame di progetti di integrazione bancaria, si è risolta rapidamente.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  ottobre 28, 2000


Al Direttore.

Il dilemma del prigionie­ro di cui parla Francesco Forte sul Foglio del­l’altrieri è fondamentale nella teoria dei giochi utilizzata per progettare le aste. Ma la teoria stessa dimostra che un comportamento collaborativo tra i prigionieri si instaura se il gioco viene ripetuto un numero infinito di volte: e qui i giocatori sanno che i rilanci possono es­sere molto numerosi. E sanno anche che ci so­no meno premi che contendenti: un prigionie­ro alla fine comunque resterà in prigione.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  ottobre 26, 2000


Pecca e merita punizione chi perseguen­do un fine sbagliato, fa un’azione giusta. Il tema, che ha appassionato generazio­ni di causidici, si applica bene alla vicenda UMTS: dove il Governo ha fatto cose giuste, ma invece di poterne menar vanto, deve difendersi, dai propri sensi di colpa prima ancora che dalle accuse degli avversari.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  ottobre 24, 2000


E’ un’anomalia o una singolarità? Questa è la domanda che ci si pone di fronte al paradossale esito della gara per le frequenze UMTS.
Anomalia è certamente se si guarda al prezzo. Che è risultato inferiore a quelli inglese, tedesco e francese sia in valore assoluto sia in riferito al numero di abbonati per mercato; inferiore quindi sia rispetto ai prezzi ottenuti col metodo dell’asta, giudicato da alcuni commentatori perversamente esasperato, sia a quello ottenuto in Francia col metodo della trattativa diretta.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  ottobre 19, 2000


Sarà proprio la globalizzazione a farci raggiungere gli obbiettivi per cui violentemente manifestano i contestatori irriducibili

A Seattle per l’Organizzazione del Commercio, a Genova per le biotecnologie, a Praga per il Fondo Monetario: ovunque si radunino organismi economici internazionali, accorre il variopinto circo Barnum dei professionisti anti-globalizzatori: ad essi è tempo sprecato esporre teorie ed esibire statistiche. Però la globalizzazione ha anche altri nemici: i moderati del “sì ma”, i progressisti del “prima le regole e poi il mercato”, gli intellettuali che temono l’omologazione sotto il “pensiero unico”.

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Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  ottobre 14, 2000


Ha ragione Enrico Cisnetto quando scrive (“Tre palle un soldo” di venerdì) che il torto di Tatò è di non aver “posto condizio­ni” al Tesoro per inserire i suoi progetti nei piani di governo e fissare un calendario per la priva­tizzazione. Ma queste sono materie di decisione politica, governo e Parlamento non sono un azio­nista qualsiasi. Se essi non hanno accettato quel­le condizioni, e invece il manager va per la sua strada come lo fossero state, e anzi minaccia li­cenziamenti se lo ostacolano, è azzardato dire che il suo è un comportamento sedizioso? E’ sempre la stessa storia, sono i liberisti che rispettano il po­tere dello Stato: gli altri lo usano.


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio